Date: 1998/01/29 14.40
From: Franco Malatesta <quasimodo53@yahoo.com>
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Sono Franco Malatesta, e concordo in pieno con l'importanza degli
interrogativi proposti da Rosa Malaspina.
Purtroppo, a quanto pare, tra di noi regna il caos, e penso di poterne
attribuire la causa al timore di ciascuno di non veder ricambiata la
propria volontà di collaborazione.
Personalmente ritengo che questa sfiducia sia un pericolo
*gravissimo*, al quale dobbiamo rispondere al più presto e al meglio
dei nostri mezzi.
Abbiamo un scopo comune, ricordiamocelo.
Se anche ciascuno di noi ha motivi più che validi per cercare in
proprio la soluzione del CodiceCimabue, vi sono altri argomenti sui
quali potremmo discutere animati da un più forte spirito di
collaborazione.
Per dimostrare la mia convinzione in ciò che ho detto, porto alla
vostra attenzione le uniche informazioni che sono riuscito a
rintracciare sulla LEC.
A quanto pare questa *scocietà* ha preso il proprio nome da una
eterodossa serie di leggende sul Santo Graal.
Vi trascrivo di seguito i due brani più interessanti che ne parlano:
"Nella versione di Guiot-Wolfram incontriamo una concezione del Graal
completamente da quella ritrovata nei romanzi francesi. Wolfram lo
identifica con una pietra preziosa, *lapsit exillis* (cioé *lapis* o
*lapsi ex caelis*?) di una particolare purezza, che possiede poteri
miracolosi conferiti da una Ostia consacrata che, ogni Giovedì Santo,
una colomba porta dal Paradiso e posa sulla pietra. Gli angeli che
rimasero neutrali durante la ribellione di Lucifero erano i suoi primi
guardiani, finché non fu portata sulla terra e custodita da Titurel,
il primo re del Graal. Veniva protetta nello splendido castello di
Munsalvaesche (*mons salvationis* o *silvaticus*?) dallo stesso
Titurel, che ne traeva sostentamento cibandosi del cibo dispensato
miracolosamente ogni giorno dal Graal. "
"Intorno al 1210, nel poema Parzival, il tedesco Wolfram Von
Eschenbach conferì al Graal ulteriori connotazioni. Non si tratta di
una coppa, bensì di "una pietra del genere più puro (...) chiamata
*lapis exillis*. [Se un uomo continuasse a guardare] la pietra per
duecento anni, [il suo aspetto] non cambierebbe: forse solo i suoi
capelli diventerebbero grigi" . Il termine *lapis exillis* è stato
interpretato come "Lapis ex coelis", ovvero "Pietra caduta dal cielo":
e, difatti, Wolfram scrive che la pietra era uno smeraldo caduto dalla
fronte di Lucifero e portato a terra dagli angeli rimasti neutrali
durante la ribellione."
Trovo la cosa alquanto strana, e desidererei conoscere l'opinione di
tutti al riguardo.
Un'ultima cosa : cerchiamo di scoprire al più presto chi si cela
dietro lo psudonimo Lord Falken e di porre fine alle sue
farneticazioni, in un modo o nell'altro.
La sua presenza è un insulto a noi e a Pathos.
Un insulto che spero non vorremo tollerare.
Franco Malatesta
quasimodo53@yahoo.com
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