Pistol -- Re: [pathosNET] Collaborazione

Date: 1998/02/02 16.47
From: pistol@pscs2.irmkant.rm.cnr.it
To: PathosNET@telemaco.telemaco.it


>Mio caro Dott. La Spada,
>mi rivolgo a lei per confutare una riga della sua lettera, ma ne approfitto
>per rivolgerle una richiesta.

>Ora per la vostra frase:
>>I sogni, checche' ne dicesse l'illustre collega Sigmund Freud (le cui
>>teorie sono state peraltro ampiamente superate dal Cognitivismo)
>La teoria di Freud non h stata superata dal Cognitivismo, forse la sua
>enunciazione, datata quella 1900, ma non i suoi concetti, che essendo voi
>"PsicHIATRA" avete certo studiato.
>Vi prego quindi una rilettura dei classici, con il supporto di nuove teorie.

tralasciando questa che non e' una confutazione ma un'opinione (visto che
non e' articolata dialetticamente come una confutazione e visto che sarebbe
piuttosto difficile articolare ADEGUATAMENTE un discorso dialettico sulle
radici della psic-HIATRIA o -LOGIA), forse le mie parole sono state
fraintese, e d'altronde il poco tempo a disposizione durante il lavoro per
dedicarmi a questa insana ricerca mi costringe a volte a condensare in
maniera troppo limitata il mio pensiero (fortuna!!!) ;-) vuoi perche' non
posso certo scrivere e-mail da 40K vuoi perche' il mio pensiero corre piu'
veloce della tastiera e quindi qualche pezzo nella trascrizione dal
pensiero allo scritto viene perso.

In ogni modo, non intendevo dare del pagliaccio a Freud, altrimenti non lo
avrei chiamato illustre collega ma ciarlatano. Semplicemente intendevo
dire, riguardo alla faccenda dei sogni, che, come le piu' accreditate
teorie cognitiviste (moderne e non datate come quella di Freud) insegnano,
il sogno non e' altro che una elaborazione dei contenuti della memoria,
gran parte dei quali vengono rielaborati in forma apparentemente incoerente
o diversamente coerente rispetto alla natura originale degli elementi che
fanno parte del sogno. Non voglio certo addentrarmi in tecnicismi per non
tediare la platea (cui molto probabilmente non interessa ne' Freud ne' il
Cognitivismo), ma l'intenzione del mio intervento era dire: "OK, avete
fatto dei sogni, alcuni dei quali pare contengano elementi piuttosto vividi
e forse addirittura reali. Utilizziamo un metodo logico (e Spock su questo
converra' con me) ;-) per separare le costruzioni della mente dagli
elementi dell'esperienza reale. Se ci riusciamo possiamo ottenere delle
informazioni REALI che possiamo utilizzare a vantaggio della nostra
indagine (che non e' limitata al Codice Cimabue, ovviamente). Io mi sono
offerto, in quanto possiedo una certa esperienza in questo genere di cose,
per aiutare questi "sognatori" a distinguere quegli elementi del sogno che
fanno parte della loro esperienza reale avuta durante la veglia e che sono
inerenti questa indagine. Scartare a priori le teorie freudiane significa,
per me, non andarsi ad impantanare con teorie sulla libido ed i meccanismi
di difesa che lasciano il tempo che trovano e sono, a mio avviso,
fuorvianti.

Troppo spesso nel mio lavoro di criminologo, mi sono scontrato con
individui le cui deliranti visioni venivano "liquidate" da eminenti
psichiatri (o criminologi) come devianze della libido (nel piu' classico
stile freudiano - intendo come scuola psicoterapeutica), quando invece
rivelavano dei contenuti REALI che nulla avevano a che fare con essa. In
alcuni casi, sono addirittura certo di avere avuto a che fare con il
soprannaturale, ovvero con fenomeni psichici la cui natura non e'
spiegabile ne' in termini di teorie freudiane ne' in termini di teorie
cognitiviste. Da allora sono divenuto uno Psichiatra piuttosto pragmatico,
e non aderisco ad una teoria piuttosto che a un'altra: scelgo quella che
meglio si adatta a modellare la situazione reale. In questo momento, un
approccio cognitivista all'analisi di queste "visioni collettive" mi sembra
sinceramente piu' promettente.

>Resto a vostra disposizione per un confronto.
>Francesco Testa
>Psicologo dell'et` Evolutiva
>Docente di Storia della Psicologia

lo ha avuto mio caro e indubbiamente stimato collega.
Ed e' proprio per la sua indubbia preparazione accademica che le propongo
di unire le nostre forze per tentare di far luce su questo mistero delle
visioni oniriche.

>Vi chiedo quindi alcune spiegazioni su l'accaduto, cosl da poter creare un
>riscontro con il Caso di Pietro O.

il riscontro ci puo' essere, ma lei dovrebbe essere piu' specifico e
descrivermi in dettaglio il caso di Pietro O., le sue visioni, il suo
comportamento, eventuali turbe psichiche che lei ha notato e quant'altro.

Ovviamente, essendo tali informazioni riservate, ed essendo la nostra
collaborazione centrata su UN aspetto della ricerca che stiamo conducendo,
la prego di contattarmi privatamente. Se, dopo attente indagini, giungeremo
a delle conclusioni interessanti ne faremo partecipi anche gli altri membri
dell'organizzazione ovviamente.

In ultimo, sarebbe utile che le persone che hanno avuto queste visioni
oniriche (o hanno subito questi "gap" temporali) contattassero me o il
Dott. Testa, per avviare al piu' presto un'indagine approfondita sulla
natura ed i contenuti delle stesse.

Grazie per la vostra collaborazione.

Dott. Giuliano La Spada
Psichiatra Criminologo
Consulente dell'Interpol per la Sez. Indagini Speciali



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