Date: 1998/04/02 22.38
From: Nella Portieri <nella.portieri@usa.net>
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E con questa fanno quattro....
In effetti all´improvvisa ricchezza dell´abate Sauniere non è mai stata spiegata pienamente anche se sono state fatte molte ipotesi piu´ o meno fantasiose (dall´oro dei Visigoti al tesoro dei Templari...). Nessuno ha mai saputo nulla di certo.... Nessuno, tranne i confratelli del Priorato. Dopo la caduta di Montsegur gli ultimi Catari superstiti si unirono infatti in una societa´ segreta con questo nome, che doveva portare avanti le stesse idee di fratellanza, di pace e di perfezionamento interiore predicate dagli gnostici. I confratelli del Priorato, non appena conobbero la storia del "tesoro del parroco", conoscendo bene la vicenda del sepolcro di Maria Maddalena, intuirono che cosa era successo. Non parve a loro giusto che l´oggetto venisse utilizzato, seppure a fin di bene, sul piano materiale. Si recarono quindi a Rennes-le-Chateau e parlarono con il parroco, il quale si rese conto della rettitudine delle richieste e restitui´ l´oggetto ai confratelli. Era il 1896. L´oggetto doveva pero´ essere nuovamente occultato.
In quel periodo, a Barcellona, per volonta´ del libraio Jose´ Maria Bocabella l´architetto catalano Antoni Gaudi´ stava facendo sorgere una cattedrale. Contattato dai confratelli del Priorato, Gaudi´ trovo´ il coraggio di stravolgere completamente il progetto iniziale della cattedrale per trasformare la chiesa in un tempio che, non solo custodisse il "tesoro" ma cantasse la gloria di Dio secondo i canoni della "vera" religione. Nacque quindi cosi´ l´architettura ardita e neogotiga della "Sagrada Familia", con le sue guglie protese verso il cielo, le vetrate ove ogni colore riveste un preciso significato simbolico, le ardite spirali delle scale a chiocciola e le centinaia di statue ed immagini. Da alcune lettere che ho avuto modo di "sbirciare" risulta che l´oggetto fosse nascosto in una seconda cripta, la cripta inferiore, non riportata sulle piantine ufficiali della cattedrale, il cui accesso era custodito da "guardiani" (non meglio specificati) e protetto con una "parola di passo".
Rimane ancora un mistero.... che cosa era... o meglio, che cosa è l´oggetto. Secondo quanto viene riportato da uno dei confratelli del Priorato (dalla traduzione del manoscritto pare di capire si tratti di un "Maestro") si tratterebbe del "dono dei TATUA di DANAAN ", o di una sua parte....
Ma questa è un´altra storia.... e forse la raccontero´ in una prossima puntata... Se avrete la pazienza di leggere...
Nella Portieri
P.S. rinnovo i ringraziamenti a BVZM.