Date: 1998/04/03 12.20
From: Nella Portieri <nella.portieri@usa.net>
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Oggi ho finito di scrivere gli appunti sulle mie ricerche, anche se queste non sono ancora concluse: ogni indizio mi rimanda ad altri, ogni notizia deve essere verficata piu' volte... insomma la via e' complicata e, spesso, incredibile.
Questo che segue e' quanto sono riuscita, per ora, a ricostruire. Chiedo scusa per la lunghezza. Ho cercato di semplificare e riassumere... ma la storia e' lunga, complessa e piena di diramazioni.
Secondo una trascrizione tardo ellenistica del cosiddetto "papiro di Turis" circa quarantamila anni fa (cosi´ risulta, anche se sembra pazzesco !!!) un essere di saggezza infinita, Toth, giunse nella città di Heliopolis. Secondo il "Corpus Hermeticum", Toth avrebbe portato agli uomini la conoscenza : avrebbe inventato la scrittura e compilato un testo, "Il libro di Toth", che descrive le operazioni magiche per trasformare l´uomo in "Re del creato". Secondo l´ Asclepio, opera esoterica datata intorno al III secolo d.C., Toth sarebbe addirittura il "creatore" degli dei. Questa credenza, peraltro, si ritrova anche nella tradizione celtica, dove l´essere prende il nome di Dagda ed in molte leggende nordiche, in cui esso è chiamato Tuatha.
Permettetemi di far notare come tutti nomi, con diverse translitterazioni, si somigliano e in tutte le tradizioni di cui ho notizia, questo essere abbia portato agli uomini la conoscenza. In molte tradizioni, l´epoca della venuta di Toth (o Dagda o Tuatha di Danaan) corrisponde ad una civilta´ primordiale legata alle forze naturali, in cui gli uomini erano molto piu´ vicini al piano spirituale dell´esistenza : non esistevano "dei", perlomeno nella concezione che noi siamo soliti dare a questo termine, ma "serbatoi di coscienza universale" in diretto contatto con gli uomini, entita´ che oggi potremmo chiamare "emozioni" (questa interpretazione a me ha fatto suonare molti campanelli : emozioni... Pathos ?). Molte tradizioni parlano di quest´epoca : la Bibbia la chiama Eden, per i greci era l´"Eta´ dell´oro", per gli indu´ il "Krita yuga". Questa credenza si ritrova anche nelle leggende degli indiani d´America, dei giapponesi e degli Etruschi ed in altre ancora. Come sempre, quando una leggenda o una tradizione è cosi´ ampiamente diffusa fra popoli che non hanno avuto contatti fra loro, è probabile che abbia un fondo di verita´. La conoscenza donata da Toth (lo chiamero´ cosi´ per brevita´) agli uomini è rappresentata in molte tradizioni con quattro "oggetti" : la spada ( nota anche come "spada di Nuadu" dai cui frammenti deriverebbero Excalibur ed altre spade magiche), la lancia (conosciuta anche come "Lancia di Lug"), la pietra ( Pietra di Fal) e la coppa (coppa di Dagda o coppa della conoscenza).
Digressione : i quattro oggetti hanno ispirato i semi delle carte italiane...
Gli uomini, invece di imparare dagli oggetti-simbolo e perfezionare il loro rapporto con il piano spirituale, cercarono di utilizzarli sul piano materiale e se li disputarono e, per quanto si racconta, li spezzettarono in frammenti : cosi´ la coppa della conoscenza fu trasformata in sette piccole coppe e la pietra fu frammentata in molte parti (non ho trovato riferimenti al numero, in alcuni testi appare ancora il numero sette...), cosi´ come furono frantumate la spada e la lancia. In questo modo ebbe termine l´eta´ dell´oro ed incomincio´ l´eta´ della poverta´, in cui la materia aveva vinto sullo spirito. Il modo cesso´ di vivere secondo l´armonia ( armonia ??? altri campanelli...) e la terra divento´ quella che noi oggi conosciamo I frammenti degli "oggetti" furono dispersi ai quattro angoli del globo, ma di essi si senti´ parlare a lungo... ed ancora oggi, a quanto pare se ne parla.
Delle coppe, chiamate poi Graal, o di almeno una di esse, si parla nelle storie dei Templari e, secondo alcuni testi, questa potrebbe essere stata nascosta nei sotterranei del castello di Gisors, in Francia, anche se nessuno l´ha mai ritrovata, per quanto siano stati eseguiti scavi e ricerche nel secolo scorso.
Una delle pietre, le cosiddette "pietre filosofali", potrebbe essere nella cripta inferiore della "Sagrada Familia" ed un´altra, chiamata "Lacrima di Toth" pare sia stata occultata nei sotterranei della leggendaria città di Twin-rim, la "Nea Heliopolis" che sorgeva all´incrocio di tre potenti "linee di forza", sulle rive di "Iw-Ra-Danit" il fiume del sole, edificata per ordine del faraone Phe-Aton, dall´architetto (ma gia´ allora si chiamavano cosi´ ???) Imhotep, intorno al 2100 A.C. Prima digressione : A me Twin-rim, per assonanza ricorda Torino.... Beh... le somiglianze non si fermano qui. Torino è l´unico vertice comune dei due triangoli magici, quello di energia positiva ( Torino, Praga, Lione) e quello di energia negativa (Torino, Londra, S. Francisco). Non solo... Il Po si chiamava, nell´antichita´, Eridano... ed era considerato un fiume sacro al Sole. Coincidenze ? Seconda digressione : il culto del dio unico, Aton, viene normalmente fatto risalire da tutti gli egittologi al faraone Amenofi IV, vissuto intorno al 1300 A.C. Possibile questo culto che esistesse gia´ 800 anni prima e che sia scomparso per un lasso di tempo cosi´ ampio?
In ogni caso, tutte le tradizioni sono concordi su un punto: intorno ai frammenti, esiste da sempre una lotta fra forze immani, che ciclicamente ( e tutti i testi concordano sulla durata del ciclo di un millennio) queste forze lottano per il predominio e che se i frammenti di almeno un "oggetto" venissero rintracciati da esseri col "cuore puro" e riuniti, allora l´umanita´ potrebbe tornare all´eta´ dell´oro.
Che sia questo il compito affidato a Pathos ?
Nella Portieri