Date: 1998/04/09 01.38
From: Franco Malatesta <quasimodo53@yahoo.com>
To:
Come avrete letto, il sottoscritto e il dott. La Spada hanno deciso di sotterrare l'ascia (o la spada?) di guerra, almeno per quanto riguardo la Metafisica e gli Eterni, e almeno per il momento. Mi sono trovato quindi nella situazione di dover sfamare altrimenti il Demone della Logorrea (al cui confronto Charun e' un cretino) e ho deciso, in attesa dei cinque o sei mesi liberi che ho promesso a Rennes le Chateau, di dedicarmi al mistero del Frammento Cimabue, nella speranza di riuscire a dipanare questa ingarbugliatissima matassa. Purtroppo mi sono accorto che le informazioni in nostro (o forse solo in mio) possesso sono ancora troppo scarse per poterci elaborare sopra una qualsiasi ricostruzione. Vi espongo comunque le mie riflessioni e i miei dubbi (in un paio di "puntate"), sperando che qualche "anima pia" si degni di condividere con noi le informazioni che ancora ci mancano, e che ci impediscono di capire finalmente cosa si e' mosso (e forse ancora si muove) attorno al frammento.
IL FRAMMENTO CIMABUE
Premesse (tutte da verificare):
- il frammento e' un falso, e in piu' di un senso. Ovvero, non e' ne' una parte della Lapis ne' una parte della Vela Cimabue.
- il Codice e la caccia che si svolge attorno ad esso sono opera, o almeno idea, degli Eterni
- il "ricattatore" e´ un Eterno, o comunque agisce per loro conto
- la LEC e' in qualche modo collegata agli Eterni (in specie, a Distruzione)
- il Caron e' un semplice esercente commerciale, ovvero non ha niente a che fare con Pathos
- il Boldbrige era in pessimi rapporti con la LEC, o almeno con la sorella Fridrica
Protagonisti (possibili) :
- il Dolci e la sua setta (se esiste) : cerca il frammento perche' ritiene che sia una parte della Lapis
- la LEC : cerca il frammento su commissione del "misterioso benefattore"
- il Boldbrige : cerca il frammento perche' crede che sia una parte della Vela
- il Caron : cerca il frammento perche' vuole venderlo al Boldbrige
- Pathos : cerca il frammento su richiesta della LEC
1 IL FURTO DEL FRAMMENTO
Gli eventi secondo le parole del Caron : Il ladro penetra nel magazzino della QualityGames e sottrae il frammento, della cui esistenza (e valore) il Caron non e' ancora a conoscenza. Il Boldbrige contatta il Caron con l'intento di acquistare il frammento, e questo fa comprendere al Caron due cose : che il frammento e' l'oggetto che gli e' stato sottratto dal ladro, e che esso ha un valore molto alto. Il ladro, quindi, si offre di vendere al Caron il frammento, per una cifra che dobbiamo ritenere almeno ragguardevole, visto che il Caron, al momento, non la possiede (e infatti spera di utilizzare, a tale fine, i soldi che gli sono stati offerti dal Boldbrige, o almeno una parte di essi). I due si danno appuntamento a Lucca, ma qui il ladro (se, come sembra plausibile, in lui dobbiamo riconoscere il cadavere dai tratti mediterranei) viene assassinato, e di li' a poco anche il Boldbrige muore, in circostanze apparentemente misteriose.
1.1 IL LADRO SENZA VOLTO, SENZA STORIA, SENZA MOTIVI
Secondo alcuni (la cui identita' mi e' stato chiesto di non rivelare) l'individuo che ha rubato il frammento dalla sede della QualityGames era soltanto un topo d'appartamento (o "d'azienda"), ma la teoria non mi convince affatto.
Perche' il ladro avrebbe dovuto rapinare il magazzino di una ditta chiaramente in difficolta' finanziarie, e poi con l'unica speranza di fregare qualche gioco di ruolo talmente poco appetibile da rimanere invenduto?
E poi perche' avrebbe lasciato stare il tutto per rubare un "pezzo di muro"?
L'unica possibile spiegazione e' che egli ben sapesse cosa stava cercando. Se poi anche lui si fosse ingannato sulla natura del frammento non lo possiamo, al momento, sapere. Il ladro quindi non era un semplice malvivente, ma qualcosa di piu' (o di meno, a seconda dei punti di vista).
La domanda e' : come faceva il ladro ad essere a conoscenza del luogo dove si trovava il frammento?
Proviamo a ipotizzare che dietro le azioni del ladro ci sia uno dei "protagonisti" :
- la LEC, che ben avrebbe potuto presentare il Codice ad altri, ed arrivare quindi alla soluzione prima di Pathos. Ovviamente, in questo caso, dobbiamo includere nell'elenco dei protagonisti anche questi non meglio identificati "altri". Quali scopi potrebbero aver spinto la LEC in questa direzione non possiamo saperlo. Forse il "benefattore" agiva indipendentemente dagli Eterni, e voleva per se' il frammento? Ma la domanda fondamentale e' : la LEC sapeva che il frammento era un falso? Se si', sapeva che era un "doppio falso"? Finche' non saremo in grado di rispondere a queste domande non potremo comprendere le azioni di questa fantomatica societa', ne' del "benefattore" che le sta dietro.
- gli Eterni. Se vogliamo credere che tutta la "caccia" sia stata opera loro, e che il "ricattatore" fosse uno di loro, o almeno in contatto con loro, se ne deduce evidentemente che essi sapevano dove si trovava il frammento. Ma sapevano anche che era un "doppio falso", e quindi non credo avrebbero avuto alcun motivo per rubarlo (o farlo rubare).
- il Caron. Forse un tentativo di sviare da se' i sospetti, inscenando un falso furto? Poco credibile, anche perche' sembra che il Caron non avesse motivo di sospettare l'importanza del frammento, e le forze che in quei momenti ne erano alla ricerca.
- il Boldbrige. E' vero che il defunto era a conoscenza del luogo dove si trovava il frammento, tant'e' che contatto' il Caron ancor prima di Pathos, ma un suo coinvolgimento nel furto mi sembra improbabile. Se fosse stato lui a commissionare il furto, perche' continuare la farsa con il Caron (quando sarebbe bastato fingere un ripensamento sull'affare)?
Nota: ancora non sappiamo come facesse il Boldbrige a conoscere il Caron e il fatto che egli possedesse il frammento, ma forse una spiegazione c'e'. Personalmente non credo che il Boldbrige fosse in qualche maniera collegato ne' agli Eterni (a che scopo essi gli avrebbero chiesto di comprare il frammento?), ne' al Dolci (a quanto pare il Dolci non si e' fatto scrupolo di uccidere, pur di ottenere il frammento, e allora perche' avrebbe dovuto agire dietro lo schermo del Boldbrige, quando gli "bastava" andare a Roma e prendere, magari con la forza, il frammento?). Sappiamo pero' che egli era in contatto con la LEC, in un modo o nell'altro. Forse e' pensabile che egli abbia carpito il Codice alla sorella, che l'abbia fatto risolvere ad qualcuno, e che poi si sia messo in contatto col Caron.
- il Dolci. Sembra assodato (almeno, non abbiamo elementi che contrastino con questa ricostruzione) che il Dolci si sia messo sulle tracce del frammento perche' insospettito dai movimenti di Pathos. Quindi non c'è motivo di credere che egli potesse essere a conoscenza della soluzione del Codice prima che vi arrivasse lo stesso Pathos. Inoltre, come detto, pare che il Dolci non fosse uomo dai metodi particolarmente sottili. Probabilmente, avesse saputo che il frammento era nelle mani del Caron, si sarebbe "limitato" ad ucciderlo e a mettere a soqquadro la sua ditta, senza sprecare tempo e denaro per assoldare un ladro (che poi sarebbe anche venuto a conoscenza dell'esistenza e dell'importanza del frammento, e sappiamo che se c'e' una cosa a cui questi "settaroli" tengono, e' proprio la segretezza).
Nota : come faceva il Dolci a sapere che Pathos si era impegnato nella ricerca del frammento? Meglio, come faceva a sapere che Pathos era Pathos, e non solo un'associazione di "giocodiruolisti"? C'e' forse qualcuno che ci spia, qualcuno in grado di riconoscere Eterni e Note al di la' del loro guscio mortale? Non sarebbe una prospettiva simpatica.
Riassumendo : a parte l'ipotesi che dietro il ladro ci fosse la LEC (e forse faremmo meglio a chiamarla "ardita ipotesi", come tutte quelle che finora hanno a che fare con la misteriosa LEC), nessuna delle teorie su esposte sembra convincente. Sembra quindi plausibile ritenere che il ladro agisse per conto di altri, o comunque per motivi propri ma ancora ignoti.
1.2 TE LO RUBO E POI TE LO RIVENDO
Stando alla parole del Caron, il ladro lo contatto' per offrirgli di "riacquistare" il frammento. Se e' vero che il desiderio del Caron di rientrare in possesso del frammento e' comprensibile (vista l'offerta d'acquisto del Boldbrige), e' anche vero che il comportamento del ladro e', in questo frangente, a dir poco oscuro. Perche' il ladro avrebbe dovuto rivolgersi al Caron? Gli elementi che abbiamo sembrano, infatti, spingere proprio *contro* questa possibilita':
1) Il Caron non aveva (e forse tutt'ora non ha) il becco di un quattrino. Sembrerebbe proprio la persona meno "qualificata" per pagare un riscatto.
2) Stando alle parole del Caron, egli non conosceva il valore del frammento, almeno al momento del furto. Quindi il ladro non aveva alcun motivo di chiedere proprio a lui il riscatto. Voglio dire, se mi rubano un paio di pantofole, e poi mi chiedono un riscatto di svariati milioni, e' piu' facile che mi metta a ridere che altro. Invece il ladro si e' rivolto proprio al Caron. Come faceva a sapere che sarebbe stato disposto ad acquistare il frammento? Forse il ladro era a conoscenza della proposta del Boldbrige al Caron (e quindi del fatto che il Caron aveva, o avrebbe avuto, un po' di liquidi da spendere), ma allora perche' non contattare direttamente il Boldbrige? O la LEC? Sembra plausibile, quindi, ritenere che il ladro non cercasse un guadagno meramente materiale. Dobbiamo pero' ricordare che il ladro conosceva bene il valore del frammento (altrimenti non l'avrebbe rubato), o almeno il valore che alcuni (e.g. il Dolci) gli attribuivano. A quanto ne sappiamo solo tre dei "protagonisti" davano al frammento un qualche valore non economico : la LEC (nella sua veste di strumento degli Eterni), Pathos (e quindi gli Eterni), e il Dolci. Dobbiamo quindi ritenere che il ladro conoscesse almeno uno di questi soggetti, o che fosse in contatto con qualcuno di quei Nemici di Pathos di cui ancora non conosciamo il nome. Ma allora perche' non ha consegnato a questi il frammento, e ha cercato di venderlo al Caron?
3) E' pure possibile credere che il ladro, dopo aver eseguito il furto, si sia "ravveduto". Forse si era reso conto di quali misteriose (per lui, e almeno in parte anche per noi) forze ruotavano attorno al frammento, forse ebbe un contrasto col suo "mandante", forse decise all'improvviso di "mettersi in proprio". Non lo sappiamo. Ma anche ipotizzando, da parte del ladro, un desiderio di uscire dall'intera faccenda "sulle sue gambe" resta la solita domanda : perche' rivolgersi al Caron? L'ipotesi principale e' una : il Caron ha mentito. Egli sapeva bene quale fosse il "valore" del frammento, e in qualche maniera il ladro se ne e' accorto. Forse il Caron custodiva il frammento con metodi particolari, forse il ladro ha visto nella sede della QualityGames qualcosa di "strano". Ancora una volta non lo possiamo sapere. Ma quello che sembra sempre piu' certo e' che il Caron non ha raccontato tutta la verita' (e forse neanche una parte).
(continua)
Franco Malatesta