Date: 1998/04/11 11.06
From: Franco Malatesta <quasimodo53@yahoo.com>
To: PathosNET@telemaco.telemaco.it
Risposte per tutti (anche quelli che non hanno domandato).
Giuliano La Spada ha scritto :
>Se qualcuno si volesse cimentare, daremo il permesso di mettere
>in lista quella trascrizione, ma vi avviso che sara' un compito duro.
No, grazie! :-)
Devo ancora riprendermi dal Codice Cimabue.
>>Civilta' diverse avevano parametri di giudizio diversi.
>>Oggi, pero', quello Bene-Male sembra essere l'unico che abbiamo
>>(eccezion fatta per il Venosta, a quanto pare).
>
>Mica solo lui: Pathos e' cosi'. Gli Eterni sono cosi'. Gli adepti degli
>Eterni (e pure lei, mica si vorra' sottrarre) sono cosi'.
E' vero, neanch'io credo al dio "Bene-Male".
Bene e Male sono concetti fasulli, generalizzazioni vuote e ingannevoli.
Come lei diceva nella sua precedente mail (se non ricordo male) essi
nascono per astrazione dai concetti di giovevole e dannoso, e (ma
questo ce lo metto io) sono stati trasformati in idoli privi di
fondamenta, maschere per celare all'occhio dell'Uomo i desideri di
altri uomini.
"Ne abbiam visti geni e maghi uscire a frotte, per scomparire"
(Guccini), e il Bene ha cambiato tante volte vesti e colore che
davvero credo non ci sia azione cosi' "immorale" o teoria cosi'
assurda da non essere stata difesa da qualcuno, in un qualche tempo
magari neanche troppo lontano.
Il Relativismo Etico non esiste, perche' non esiste qualcosa di
diverso dal Relativismo Etico, un'etica che possa dirsi non relativa.
Prenda una qualsiasi delle affermazioni piu' banali e ovvie della
"nostra" etica moderna, a sua scelta, e vedra' come troppo spesso si
tratta di una conquista solo recente dell'animo umano, e comunque
accettata solo da una esigua frazione della totalita' di coloro che
abitano questo mondo martoriato.
Bene e Male sono parole vuote, di per se', che l'Uomo riempe dei suoi
desideri e delle sue aspirazioni.
E quando la ragione viene meno, e l'Uomo deve abbandonarsi ai propri
desideri (e, mi raccomando, non mi sto riferendo solo a quelli
"egoistici", ma anche alle aspirazioni o agli scopi piu' altruistici),
allora nessuno piu' puo' decidere cosa sia Bene e cosa sia Male.
Io ho fatto una mia scelta, ma so bene quanto essa sia personale e
discutibile, e non avro' mai l'arroganza di ritenerla la migliore, o
addirittura l'unica possibile.
Ma non per questo non sono pronto a ribattere alle affermazioni di
persone come il Venosta.
>In buona sostanza, credo che l'Uomo, ahime', non conosca una via di
>mezzo: o diviene "massa" informe (un numero o qualcosa del genere) o
diviene il
>centro del mondo (un dio in mezzo ad altri dei, che si ignorano l'uno
>con l'altro).
Come le sue parole lasciano intendere, non e' problema di Bene o Male,
ma del cuore dell'Uomo.
Tutti i problemi e tutte le soluzioni nascono da li'.
E, ancora una volta, Bene e Male sono concetti che nascono dal cuore
dell'Uomo soltanto per perdersi nelle nebbie dell'astrazione filosofica.
E cosi' facendo abbandonano ogni possibilita' di portare all'Uomo un
po' di felicita'.
Sono le categorie del pensiero a doversi adattare alla natura umana,
non il contrario.
Troppo spesso e' questo l'unico ruolo che l'Uomo affida al pensiero :
dare una giutificazione etica, universale, assoluta ai propri desideri
(e ogni riferimento al Venosta e'puramente voluto).
Come dice Guccini :
"Ma forse non e' qui il problema,
e ognuno vive dentro i suoi egoismi,
vestiti di sofismi."
>Il Relativismo, per sua
>stessa natura tende a questa entropia, amico mio: DIVIDE, non unisce.
L'unione non deriva dall' imposizione di un'etica comune, per quanto
bella e condivisibile essa possa essere.
L'unione nasce da un moto dell'animo che non puo' essere provocato ne'
coartato.
L'ignoranza di questa profonda verita' ha portato al fallimento tutte
quelle filosofie che si dicevano universali, e che promettevano
all'Uomo gioia e felicita'.
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Il sig. Monti ha scritto :
>Ho dovuto concentrarmi moltissimo per ricordare... Ora pero' me lo
>ricordo! All'evento di lucca c'erano altri documenti.
[ecc. ecc.]
Sono lieto che abbia deciso di unirsi alla schiera dei disgraziati che
cercano di cavare un po' di conoscenze utili dalla marea di
informazioni contrastanti che la notte ci tengono svegli (me, almeno).
Il documento che lei ci propone merita tutta la nostra attenzione, e
(pur dopo soltanto una rapidalettura) mi sembra proprio di poter dire
che al centro di tutta la vicenda della Lapis ci sono stati (e forse
tutt'ora ci sono) i Catari.
E, indovinate un po, mi sto documentando.
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Hermann Cannavacciuolo ha scritto :
>Secondo il buon Venosta a questa immagine dovremmo, forse, affiancare
>ora
>anche quella di un gruppo di esseri sovraumani che passano il tempo a
>giocare a Monopoli nella loro piramide volante, invece di rispondere
>alle
>domande fondamentali dell'esistenza :
>a) esiste una Vita dopo la Morte ?
>b) per fare la pasta, il sale nell'acqua si mette prima o dopo l'inizio
>della ebollizione della stessa ?
>c) e' piu' forte Hulk o la Cosa ?
>d) in che cosa si differenzia il comportamento di un personaggio
>Lawful-Neutral da uno Neutral-Good ?
>e) a cosa corrisponde un centons ?
Le sue parole non sono affatto divertenti, sig. Cannavacciuolo.
Nel caso si fosse distratto, qui non stiamo parlando di fumetti, di
cucina o di cazzate simili, ma di misteri che attraversano la storia
dell'Uomo per costringerlo a confrontarsi col suo destino, di demoni e
creature ancora piu' terribili, di uomini senza volto uccisi per
motivi sconosciuti, di mille anni di speranza o di disperazione.
In futuro faccia il piacere di tenere per se' questi sbocchi di
umorismo.
[R1 : al solito, e' astio rigorosamente R3]
>Il ladro sa bene che cosa sta rubando, una volta che ne entrato in
>possesso,
>non potrebbe aver sostituito lo stesso con uno simile ( magari una
>similitudine "mistica" piu' che fisica ) in modo da rivendere lo stesso
>prodotto a 2 clienti, o magari compiere un sabotaggio ai danni di
Caron?
Tutto puo' essere, ma al momento non abbiamo motivo di ipotizzare
l'esistenza di un altro frammento (specie se "mistico") nelle mani del
Caron (anche se ho sentito dire che a Lucca ne giravano in quantita'),
ne', di credere che il Caron possedesse in effetti un "oggetto di
potere", ne', ancora, che il ladro potesse voler "sabotare" il Caron.
>Se ammettiamo l'intervento di entita' sovraumane in grado di prevedere
>l'intervento del Dolci prima del completamento della transazione con il
>Caron, il ladro non potrebbe essere stato usato come sacrificio in modo
>da
>far eliminare il capo di una setta nemica dal suo stesso, piuttosto
>irascibile, superiore ?
Ipotesi piuttosto debolina.
A parte il fatto che finora non siamo riusciti a dimostrare con
certezza che gli Eterni (sempre nel caso il suo riferimento fosse a
loro, naturalmente) abbiano previsto l'intervento del Dolci, la sua
teoria non ci spiega le seguenti cose :
- perche' mai gli Eterni avrebbero dovuto servirsi del ladro quando
bastava far arrivare direttamente al Dolci l'informazione giusta sul
luogo in cui era custodito il frammento (ammesso che, come pare,
questo fosse un falso).
- perche' inscenare tutta la faccenda del furto quando bastava
sostituire la pietra vera con quella falsa (sempre ammesso che
esistesse una "pietra vera").
- perche' mai gli Eterni avrebbero dovuto far uccidere il ladro quando
bastava fargli vendere il frammento al Dolci
Un'ultima cosa : per "prevedere" l'intervento di qualcuno basta
conoscere le sue motivazioni, le informazioni di cui dispone e i suoi
schemi di pensiero. Non c'e' bisogno di poteri sovrannaturali.
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M.Ranaldo ha scritto:
>Il nostro ladro era stato incriminato dell'omicidio di una nobile
romana,
>tale Serbelloni Mazzanti, nella cui casa si era recato per un furto.
Forse i mandanti erano Fantozzi e Filini?
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Raffaele Venosta ha scritto:
>Hitler e i nazisti hanno effettivamente agito nel modo che ritenevano
>piú
>giusto, e piú appropriato ai loro scopi. Con il senno di poi, ora posso
>vedere quanto Hitler fosse debole, poiché ha fallito, ed é stato
>sconfitto.
Ha notizia di qualcuno che abbia tentato di *imporre* la sua etica (le
sembrera' strano, ma anche la follia di Hitler era, ai suoi occhi,
etica) e che poi non sia miseramente crollato fino alla propria
distruzione?
Ringraziando Dio (per chi ci crede), la Storia non funziona cosi'.
>Questo dovrebbe far meditare tutti noi su quanto possano essere
bizzarri
>gli esseri umani...
Mai quanto ci fanno meditare le sue parole.
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Raffaele Venosta ha scritto :
>I rapporti tra gli esseri sono conflittuali. I rapporti tra gli UOMINI
>sono conflittuali. La societá VIVE nel CONFLITTO tra gli uomini.
>
>In assenza di conflitto cosa resta? Soltanto la Morte.
Non sono d'accordo.
Sarebbe come dire che l'uomo vive di malattie (i.e. conflitti
interiori).
>Ogni uomo é una
>pecora del gregge, che peró ad un certo punto puó forgiarsi le zanne di
>un lupo. E armato di quelle zanne inizia a marciare a tappe serrate
verso
>il Cielo, arrampicandosi sui cadaveri se necessario, pur di sedersi sul
>trono di Dio. Non é meraviglioso tutto questo?
Affatto.
Troppo facile essere dalla parte del lupo.
Questa visione del mondo non porta a niente (se non al sacrificio
inutile di vite umane, ovviamente).
La violenza e' la strada dei deboli e degli sciocchi.
Se davvero le sue parole rispecchiano il suo pensiero, mi auguro che
incontri presto un lupo piu' grosso e cattivo di lei.
O, meglio, una pecora che si e' rotta i coglioni, e si e' munita di
AK-47.
Cordiali saluti
Franco Malatesta
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