Date: 1998/04/15 16.19
From: Franco Malatesta <quasimodo53@yahoo.com>
To: PathosNET@telemaco.telemaco.it
Il dott. La Spada ha scritto:
>E poi sono STUFO di vedere che in un'organizzazione
>come Pathos c'e'
>gente
>che ruba, uccide, brucia,... queste non sono certo le
>premesse per
>costruire un'organizzazione che vuole proporsi come
>ALTERNATIVA alle
>porcate che gli uomini hanno fatto fino ad ora.
>Nossignore.
A meno che lei non sia in possesso di informazioni a me sconosciute,
devo credere che si sia fatto prendere la mano dalla vis retorica,
dott. La Spada.
Finora non ci sono motivi di sospettare che le due morti di Lucca
possano essere opera di Pathos o di qualche suo membro.
Questo non toglie che anche distruggere indizi sia un comportamento
grave e scarsamente giustificabile, che personalmente non posso che
disapprovare.
Tanto per dirne una, nel diario potevano essere contenute informazioni
diverse dai suoi contenuti letterari visibili, quali frasi cancellate
ma comunque ricostruibili, codici (fra poco comincero' a sognarmeli la
notte, i codici), impronte digitali, tracce psichice rilevabili, a suo
proprio dire, dal Venosta, ecc. ecc.
In ogni caso, credo che un atteggiamento di aperta ostilita' nei
confronti del sig. Di Giovanni non possa portare a niente.
Se egli (e i suoi collaboratori) ha agito con leggerezza, la sua e'
una colpa veniale, per quanto colpa resti.
Se invece e' guidato da scopi "altri" non sara' minacciandolo che
riusciremo a farlo desistere.
Sopra ogni cosa, io temo che gli opposti estremismi ("avanti al centro
contro gli opposti estremismi"?) portino Pathos ad un ingiustificabile
fallimento.
E mi dispiace notare che lei, invece, tende a scagliare tuoni e
fulmini (e fiammate) alla prima occasione.
Mi permetto quindi di suggerirle maggiore calma, dott. La Spada.
Franco Malatesta
Leggo ora l'ultimo messaggio del dott. La Spada:
>Voi avete DIMOSTRATO con un tempismo quasi "emPhatico" cio' che io mi
>sforzavo di far capire a Malatesta: certe Armonie non hanno ALCUN
>INTERESSE alla cooperazione. Dividono, non uniscono. Altrimenti
agirebbero ALLA
>LUCE DEL SOLE, vi pare?! Perche' nascondersi, bruciare, trafugare,
>scomparire, mentire se non per IMPEDIRE la cooperazione tra noi, una
VERA
>COOPERAZIONE, come dimostrano di voler realizzare certe altre Armonie
(quelle di
>Sogno e Ragione sono tra queste, ma non sono le uniche, per fortuna).
Pathos e' uno, ma i suoi volti sono molteplici, dott. La Spada.
E, in effetti, quello di cui il sig. Di Giovanni si dichiara Guardiano
finora non ha fatto nulla per dimostrare il suo Desiderio di
collaborazione.
Ma voglio continure a credere che il sig. Di Giovanni pecchi di
sfiducia in coloro che popolano la ML, e non invece di fanatismo (un
fanatismo, ci tengo a sottolinearlo, che non ha nulla a che vedere con
il mio "integralismo").
Attendo, prima di pronunciarmi definitivamente, la trascrizione del
diario del ladro.
E spero, ovviamente, che esso fughera' ogni dubbio.
>>Per quel che riguarda le nostre "concrete metodologie di ricerca"
noi non
>>abbiamo MAI mentito, nh occultato ai nostri fratelli di PATHOS e lo
giuriamo
>>sullo spirito dei Sette Eterni, che mi siano a testimoni.
>
>Certo. E io sono Babbo Natale...
>Certo che, comunque, non brillate per astuzia, bisogna dirlo (come
>Buonarroti ha gia' fatto debitamente notare), e comunque attenti a
>giurare
>sullo spirito dei Sette Eterni... qualcuno di loro potrebbe non gradire
>lo SPERGIURO.
Questo scambio mi lascia interdetto, devo ammetterlo.
Da un lato la mia fiducia negli Eterni e nella loro verita' mi spinge
a credere alle parole del sig. Di Giovanni.
Non posso credere che qualcuno che si dichiara cosi' legato agli
Eterni osi bestemmiarne il nome.
Eppure sappiamo cosi' poco di loro...
Davvero gli Eterni (*tutti* gli Eterni) si impegnano a garantire la
buona fede di chi pronuncia il loro nome?
O dall'alto della loro natura incomprensibile guardano alle parole
degli uomini con disinteresse?
Posso dire solo una cosa, e non vuole essere una minaccia (per ora) :
il sig. Di Giovanni ha fatto appello agli Eterni. Che essi si
pronuncino o meno, egli ha evocato l'autorita' piu' grande che io
possa riconoscere.
Se le sue parole sul diario del ladro si riveleranno una menzogna, io
faro' tutto cio' che e' in mio potere per vedere che tale abominevole
e arrogante bestemmia sia punita nel modo piu' duro e impietoso.
Non so immaginare come, ma trovero' il modo.
E senza rivolgermi all'Interpol, ovviamente! :-)
Franco Malatesta
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