Date: 1998/04/26 13.25
From: Franco Malatesta <quasimodo53@yahoo.com>
To: PathosNET@telemaco.telemaco.it
Raffaele Venosta ha scritto :
>Se questa é una guerra, la nostra prioritá é VINCERLA. La segretezza é
>un'ARMA. O quantomeno un'armatura. Prima si prepara un esercito, poi si
>esce allo scoperto quando si é a piena forza.
Pathos non e' piu' segreto da tempo, signor Venosta.
Le ricordo che probabilmente il Dolci e' arrivato alla (falsa) Lapis
proprio seguendo noi.
E si e' mai chiesto perche' ha scelto proprio la stanza accanto a
quella dove Pathos si era riunito per evocare il demone?
Troppo strano per essere una coincidenza, le pare?
Secondo me era un chiaro messaggio di sfida a Pathos.
La segretezza non e' piu' un'arma, signor Venosta.
Ormai ci restano solo coraggio e fede.
>> Ed evito per correttezza la famosa battuta su cosa sia chi uccide un
>> uomo, chi ne uccide mille e chi li uccide tutti.
>
>Un assassino, un conquistatore, Dio.
>
>É una battuta? Confesso che allora l'ho sempre usata senza rendermene
>conto. Per me non c'é niente da ridere.
Non c'e' niente da ridere, infatti.
Volevo solo dire che il travalicare i propri limiti non cambia di una
virgola le cose, contrariamente a quanto si potrebbe dedurre dalla
suddetta battuta.
Infatti, come giustamente dice il dott. Kolosimo, in risposta alla mia
mail :
>Un assassino; un genocida; un uomo tremendamente solo.
Non basta sterminare l'intera razza umana per essere un dio.
Il dott. Kolosimo ha scritto :
>Combattendo il Nemico noi stiamo lottando per gli uomini, sempre e
comunque. Stiamo
>cercando di dar loro la possibilita' di scegliere...
Non sono d'accordo.
Noi stiamo scegliendo *al posto* degli Uomini.
Come ho piu' volte detto, non e' questione di quante divinita' dovremo
adorare nei prossimi mille anni.
Una scelta tra sette non e' necessariamente migliore di una tra due.
Specialmente se, come pare certo, solo un Eterno potra' possedere la
Lapis allo scadere del millennio.
Ma, sia chiaro, io credo in Pathos e nel futuro che esso offrira'
all'Uomo.
Vorrei solo che la scelta non restasse esclusivamente nelle nostre mani.
Per il resto, condivido in pieno l'analisi (a mio parere fin troppo
edulcorata) che fa della realta' attuale.
E' uno dei motivi che mi ha spinto verso Pathos.
Franco Malatesta
[R1 :
>Ah, un'altra cosa: pienamente d'accordo sul rispetto di ogni
>religione, anche quelle un po' piu' "esotiche" - cosa tra l'altro che
si trova nel
>disclaimer di Pathos. La battuta di Teo comunque non mi sembrava
>particolarmente sarcastica... :-)
Non volevo accusare nessuno, davvero. Mi dispiace se ho dato
quest'impressione. Ne facevo solo una questione di principio.]
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