cristian -- [pathosNET] Affaire Vaticano

Date: 1998/05/11 07.27
From: "cristian" <flavier@getnet.it>
To: "Phatos" <PathosNET@telemaco.telemaco.it>


Tutta R1

Cari colleghi in Pathos:

Scrivo la mia sulla l'affare del Vaticano in quanto secondo me è il più
serio problema tecnico che Pathos ha dovuto affrontare fino ad ora, infatti
si pongono due ordini di problemi (come gia qualcun altro ha avuto modo di
notare):
1) La Realtà di Pathos: sono d'accordo con chi sostiene che limitarci
costituirebbe un errore, infatti Pathos gioca sulle cosidette "ipotesi del
complotto" e far finta di non vedere fatti che si prestano magnificamente
alle interpretazioni misteriose (e ha conferma vorrei far notare che la
morte di Esterman è stata vista in questa chiave anche nell' R1 da molti)
vorrebbe dire privarlo del suo aggancio con la realtà e portarlo in un mondo
totalmente fantastico. Il che si può anche fare ma credo che ciò toglierebbe
molto del suo fascino al gioco.
2) Le Preocupazioni Legali: Come futuro vvocato ci tengo a dire che le
preoccupazioni espresse dal Maraziti sono tutt'altro che pranoie
specialmente in paese come l'Italia dove tutto ciò che è particolare è
"strano" e di conseguenza sospetto e "colpevole".
Ricordate anche la campagna contro i giochi di ruolo dell'anno scorso, che
nonostante il fatto che non avesse agganci con la realtà ottenne una
risonanza così grande presso i giornali. Figuriamoci cosa si potrebbe
scatenare se qualcuno legesse una delle mostre missive in ML; ciò che temo
non è una possibile azione legale (che non avrebbe fondamento) ma una
"caccia alle streghe" perfettamente possibile in un paese dove,come nella
Salem seicentesca,il sospetto è certezza e l'assoluzione per mancanza di
prove è condanna.
Credo perciò che al più presto bisognerebbe indire un Pathos-referendum tra
tutti i giocatori per decidere se spostare tutto il gioco in una realtà
completamente "fantastica" e senza agganci con il mondo reale o continuare a
muoverci nella "zona d'ombra" dove siamo rimasti fino ad ora con tutte le
conseguenze (ed i rischi) che ciò comporta.

Distinti saluti

Cristian "Flavier" Finocchi


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