Date: 1998/07/14 19.25
From: Silvia Brunati <sbrunati@corelli.nexus.it>
To: PathosNET@telemaco.telemaco.it
Dopo aver visto la Mail del 13 Luglio :
Miei cari fratelli leggete questo e meditate!!!!
http://www.repubblica.it/online/internet/turchia/comune/comune.html
Luther Blisset_________________________________________________________________
il tuo diritto ad un' email!
http://www.freemail.it ti regala un email account ed una homepage
sono andato a consultare l'indirizzo indicato.
Premesso che non ho letto il libro in questione e che tutto cio' che conosco
sulla vicenda ammonta a quanto intendo trasmettere (si, lo so che sono
ignorante), ho pensato di allegare 3 file estratti dal sito di Repubblica,
in modo che possiate consultarli senza andare in rete :
Il pm del processo contro "Bambini di
Satana"
querela l'autore di "Lasciate che i bimbi"
Internet e Blisset
trascinati in tribunale
Chiesta la condanna anche di due provider
che hanno pubblicato il pamphlet
BOLOGNA - Luther Blisset in tribunale? Un ----------
avvenimento nemmeno lontanamente "Siamo con
immaginabile, data l'ormai nota Blissett"
caratteristica collettiva di questo nome, ma
che un magistrato e due avvocati di Bologna DOCUMENTI
stanno tentando di provocare. Il magistrato
si chiama Lucia Musti, ed è stato pubblico La
ministero al processo bolognese contro la denuncia
setta dei "Bambini di Satana" nel 1997. Gli del pm
avvocati sono Guido Maginisi e Nicola
Alessandri, che assistono il magistrato comeDALL'ARCHIVIO
parte lesa. Il loro proposito è di portare DI
in tribunale l'editore Castelevecchi e due Repubblica.it
Internet provider - Cybercore e 2mila8
ComunicAzione - per chiedere 450 milioni di Beffe
danni per la pubblicazione e la messa in contro
Rete del famoso libro di Luther Blissett i media
"Lasciate che i bimbi: Pedofilia, un
pretesto per la caccia alla streghe". [Image]Luther
Un libro in cui l'autore/non autore Blissett
collettivo ricostruisce l'intero processo e in
dà alcuni giudizi sul pm che i suoi avvocatitribunale
hanno giudicato "poco lusinghieri". Luther
Blissett fa infatti una ricostruzione Uno,
minuziosa del caso "Bambini di Satana", nessuno
dalla detenzione preventiva di Marco centomila
Dimitri, Piergiorgio Bonora e Gennaro
Luongo, al processo, al "linciaggio morale" IN RETE
e infine all'assoluzione. L'accusa al (in
giudice Musti è di aver dato il via a una italiano
vera e propria caccia alle streghe, di e inglese)
essersi accanita contro gli imputati,
approfittando della "mobilitazione Luther
giustizialista" che si era creata a Bologna Blissett
e in tutt'Italia. ----------
Secondo i legali del pm Musti, il libro ha
un contenuto "ingiurioso", "diffamatorio" e
"lesivo" della sua immagine professionale, e
costituisce un "abuso del diritto di
critica". Il fatto poi che quel libro sia
stato messo in circolazione sulla Rete da
due Internet Provider, Cybercore (Bologna e
Roma) e 2mila8 ComunicAzione (L'Aquila),
sostengono i legali del magistrato, ha
ulteriormente amplificato il danno.
Gli avvocati Magnisi e Alessandri hanno
spiegato di non aver nessuna intenzione di
portare Blissett e tantomeno
Internet in tribunale, e che il
procedimento, di natura civile è stato
intentato solo perché l'autore, in alcuni
passi del libro, ha usato contro il
magistrato espressioni che "vanno ben oltre
la libertà di giudizio". E hanno chiesto il
sequestro del libro, la distruzione di tutte
le copie, la cancellazione dai siti Internet
dei brani giudicati offensivi, 450 milioni
di lire come risarcimento dei danni morali e
materiali, oltreché la confisca del
contratto d'edizione e dei libri contabili.
Il Luther Blissett project non ha perso un
istante per dare il via a una mobilitazione
telematica. Ha messo in Rete un invito
("Apriamo centinaia di siti mirror con la
copia del libro e dell'atto di citazione"),
ma ha anche deciso di organizzare
un'assemblea cittadina a Bologna sul caso.
"Una sorta di "autodenuncia" collettiva che
consenta di accerchiare gli accerchiatori.
Siamo tutti autori e/o
editori di 'Lasciate che i bimbi'", hanno
spiegato in un comunicato, che si conclude
"qui è la libertà di parola ad essere in
gioco".
Sta quindi per aprirsi un probabile
ginepraio, sia giuridico che telematico.
Come tutte le opere firmate "Luther
Blissett" il libro querelato non ha
copyright ed è quindi liberamente
riproducibile. Nell'atto di citazione, tra
l'altro, è contenuto anche un attacco al
concetto stesso di "no copyright", a quello
di nome multiplo e alla responsabilità dei
provider, considerati più "colpevoli"
dell'editore Castelvecchi: per colpa di
Internet, la reputazione dl pm Musti avrebbe
subito un danno maggiore (la citazione
riporta il dato di "oltre 100.000 contatti
alle pagine di 2mila8 solo nel solo 1997").
In Italia, almeno fino ad ora, c'è stato un
solo precedente del genere contro un
provider, al quale il presidente del
tribunale di Teramo ha ordinato di
cancellare dalla rete frasi lesive nei
confronti di una società. Stavolta le cose
sono più difficili, anche perché si tratta
di chiedere i danni a un editore (esistente)
e ai provider (esistenti pure loro) per un
libro scritto da un "nome collettivo" e
pubblicato in modo virtuale. (c.g.)
(23 marzo 1998)
[Edizioni La Repubblica]
I due Internet provider querelati, ma
anche
molte pagine web sulle sue incursioni e
beffe
Luther Blissett
nascosto nella Rete
Sul fenomeno "Luther Blissett", il motore ----------
di ricerca Altavista fornisce centinaia di"Siamo con
pagine web molto ricche di informazioni: Blissett"
dai fatti che risalgono al processo di
Bologna al libro "Lasciate che i bimbi" DOCUMENTI
alle moltissime performance di questo
"nome collettivo". La
denuncia
Le pagine che il pm Musti chiede che del pm
vengano cancellate sono sul sito 2mila8,
che contiene la riproduzione integrale di DALL'ARCHIVIO
"Lasciate che i bimbi" e su Sexonline, cheDI
contiene anche alcuni scritti di Luther Repubblica.it
Blissett sul processo ai "Bambini di
Satana". Beffe
contro
Da segnalare, perché particolarmente i media
ricche, le pagine con le incursioni in
televisione di Blissett, quelle con la suaLuther
biografia nel sito Psicogeografico e il Blissett
Manifesto integrale di Luther Blissett (inin
inglese). tribunale
(23 marzo 1998) Uno,
nessuno
centomila
IN RETE
(in
italiano
e inglese)
[Image]Luther
Blissett
----------
Mobilitazione contro una pm bolognese
"diffamata" dal libro 'Lasciate che i bimbi'
Centri sociali e navigatori:
"Siamo dalla parte di Blissett"
di CARLO GULOTTA
BOLOGNA - I centri sociali, i navigatori del----------
Cyberspazio e persino il Centro delle Donne [Image]"Siamo
di Bologna si mobilitano a fianco del Luther
Blissett Project, di due providers e di una con
casa editrice, finiti nel mirino di un Blissett"
magistrato che si è sentito diffamato dalla
pubblicazione del libro Lasciate che i DOCUMENTI
bimbi, sul caso Bambini di Satana. Il
magistrato è Lucia Musti, che rappresentava La
l'accusa al processo contro la setta denuncia
satanica capeggiata da Marco Dimitri del pm
(concluso con un'assoluzione generale),
Luther è l'autore del libro "offensivo", e iDALL'ARCHIVIO
due providers sono chiamati a rispondere in DI
concorso per i presunti danni all'immagine Repubblica.it
del magistrato, con una richiesta di
risarcimento danni di 450 milioni. Beffe
contro
La pm, che afferma d'aver subito una i media
diffamazione "planetaria", chiede pure il
ritiro del libro dal commercio, la Luther
distruzione di tutte le copie e dei siti Blissett
Internet sui quali è stato riversato il in
volumetto. Ma Luther e il popolo del tribunale
Cyberspazio non ci stanno e passano al
contrattacco. L'altra sera al centro socialeUno,
Link Project di Bologna s'è tenuta la prima nessuno
manifestazione pubblica per fare centomila
informazione sul caso e per studiare le
contromosse all'atto di citazione. IN RETE
(in
Partecipazione un po' scarsina, per la italiano
verità, visto che alla prima apparizione e inglese)
ufficiale in carne ed ossa dei Luther
Blissett (elegantissimi, tutti in nero e Luther
camicia candida) c'erano sì e no 50 persone.Blissett
Chissà, forse il popolo di Internet ----------
preferisce gli incontri virtuali...Pochi e
guardati a vista, dal momento che al Link,
sia pure ben nascosto, pare ci fosse anche
qualche agente della Digos.
Queste le proposte: creare centinaia di
mirror sites con la copia dell'atto di
citazione del magistrato e la duplicazione
all'infinito del libro Lasciate che i bimbi,
i Centri sociali cercheranno di
raggranellare qualche soldo per sostenere le
spese legali - magari destinando una parte
degli incassi di un concerto - e anche il
Centro delle Donne ha annunciato
l'attivazione di un sito "speculare".
Al Link, l'altra sera, c'era anche Marco
Dimitri e l'intero collegio della difesa al
processo. "La dottoressa Musti si sente
diffamata - ha detto il capo della Bds - e
cosa dovrei dire io, che sono stato in
galera per un anno e mezzo senza motivo?".
Luther e i due providers che hanno messo in
Rete il libro sospettano che il vero
obiettivo di Lucia Musti sia Internet e che
si stia cercando di applicare le leggi che
regolano la diffamazione anche alla Rete
delle Reti, per "imbavagliarla". In Italia
c'è un solo precedente del genere.
L'interessata e i suoi legali smentiscono.
(8 aprile 1998)
Saluti, Fabio Ruggiero