Date: 1998/07/22 17.52
From: "laura spinsanti" <l.spinsanti@iol.it>
To: PathosNET@pathos.it
Anche io ero alla Torre la sera di sabato e come donna, vissuta e
cresciuta in una democrazia e profondamente contraria alla pena di
morte, sono rimasta inizialmente indispettita davanti a chi ha
affermato che essendo Leonardo il più colpito dagli eventi, egli
stesso dovesse guidicare e disporre della vita di un uomo.
Sono rimasta inorridita alla vista del sangue come lo fui a Lucca
a suo tempo. E non vi era in me più nessuna rabbia per quell'essere
come essere umano. Molta invero ne avevo per ciò che lui diceva di
essere nella sua follia. Altre volte e in altre circostanze mi è
stato chiesto di guidicare la dignità della vita di un uomo. Ecco
credo che questo sia il punto: quanto una vita è degna di essere
vissuta dipende dal valore che essa può creare intorno a sè. E quella
vita non poteva altro che creare sofferenza e distruzione. Non so se
sia giusto o sbagliato ciò che è successo, so soltanto che non ho
trovato nessuna argomentazione per fermare la mano di Leonardo. E non
parlo di qualcosa che convincesse lui, ma soprattutto qualcosa che
convincesse me abbastanza perchè le mie parole non fossero vuota
retorica.
Laura Faeri.
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