Gilgamesh -- [pathosNET] I: Terzo Libro della realtà

Date: 1998/09/21 08.56
From: "Gilgamesh" <gilgamesh@unforgettable.com>
To: <PathosNET@pathos.it>


R.3
Ecco il ricordo, vago , nebuloso, forse suggestioni, forse Desiderio, forse
Pazzia, si agitano nella mia mente....saranno veri i miei ricordi o follie
nebulose, chimere di supposizioni false? Aiutatemi, amici Immortali e voi,
Uomini, siate le nostre guide perchè un ricordo nebuloso ci acceca, tanto
che meglio si muove chi nel buio ha sempre condotto la propria esistenza.

Il Terzo Libro della Realtà ha ritrovato la luce. Il Volto di Distruzione lo
ha diffuso a tutti noi, forse per rimediare alla Rete che Ruppe? L'Artefice
ricompone ciò che distrusse? Chi può dirlo se non l'Artefice stesso? certo
non il Sacro Volto di Desiderio che mi si cela sorridendo, una volta di più
Fratello e Sorella di Enigma....

Eppure non posso fare a meno di tentare di spiegare, tentare di capire....
tentare di ricordare....


>E tutto l'Universo alle origini
>era in perfetto equilibrio...
>incomprensibile
>esso era sospeso
>tra la Presenza e l'Assenza.

Ecco i Due Assoluti, coloro che ora sono i nostri Nemici: C'è chi li chiama
il Bene e il Male, ma forse la loro essenza non potrà mai essere spiegata
compiutamente, nè è compito di un Guerriero come me il tentarlo....

>Non era il primo degli universi possibili
>e non sarebbe stato l'ultimo.
>In questo territorio del Nulla,
>sottratto al ciclo del Tempo,
>gli Eterni,
>memori di quanto era già accaduto,

Ecco i Nostri Signori, terza Potenza esistente all'Alba del Tempo... memori
di un Tempo già accaduto, forse parte di un Eterno Divenire che è ripetersi
di accadimenti cosmici.....

>avevano deciso di affidare a uno di Loro,
>Destino,
>il potere di essere e non essere,
>consapevoli che l'essere di Ciascuno
>avrebbe portato al non essere di tutti gli Altri.
>Seduti in cerchio,
>protetti dalle fronde ombrose dell'Unico Cedro
>e circondati dalle onde spumeggianti dell'Oceano (del Pathos),
>gli Eterni
>si misero all'opera.
>Destino li guidava
>con la certezza dell'esito
>voluto da Desiderio.
>Ragione (Psiche) disponeva i problemi
>ordinatamente intorno a sé,
>mentre Enigma,
>per una volta almeno, trovava le soluzioni.
>Anche Discordia collaborava
>mostrando la convergenza degli opposti,
>e Distruzione forzava il Caos a dissolversi in filamenti mutevoli
>che Sogno annodava in una Rete così grande da avvolgere il Nulla.
>Come era nei patti,
>la Rete venne affidata a Destino,
>affinché egli catturasse gli Eventi prima che avessero modo di crescere.

Ecco la costruzione della Rete, che racchiude la essenza e la non-essenza
degli Eterni, e di tutto ciò che era in essere e lo sarebbe stato mai, opera
dei 7 in Armonia e Fratellanza.

>Così gli Eterni giocavano a tessere le Loro trame,
>narrando storie che non avrebbero mai avuto una conclusione.
>Dagli Universi precedenti,
>gli Eterni traevano mondi, nomi ed accadimenti
>che si intrecciavano senza sosta
>in armoniche composizioni
>di Note e di Colori.

Somma e sublime opera, La Rete degli Eterni, Inimmaginabile, Primo degli
Artefatti....

>Nelle Loro storie infinite vi erano barbariche guerre
>e condottieri sanguinari,
>e fonti miracolose,
>e spade fiammeggianti,
>e santuari del piacere,
>e torri del dolore,
>e passioni ossessive,
>e amori nefasti,
>e tribolazioni,
>e turbamenti,
>e tradimenti,
>e inganni,
>e mezze verità,
>e pietose menzogne.

Tutto dunque racchiudeva nelle sue trame, bellezza e orrore, yin e yang,
tutto assieme, unito.

>In
>una
>di queste
>storie,
>si narrava
>la Genesi
>dell'Universo,
>di come
>il Seme,
>fecondato
>dal calore ardente
>della Presenza,
>sbocciò quale sua unica natura
>lacerando l'involucro dell'Assenza che lo ricopriva.

Ed ecco la nascita dell'Universo come ora lo conosciamo, Opera della
Presenza, ma nato da entrambi gli Assoluti

>E la luce guizzante risalì dall'Abisso rimbalzando
>da un Nodo all'altro del Tempo lungo la Rete del Pathos,
>tracciando un unico solco nella Narrazione degli Eterni,
>dal quale come germogli crebbero
>i Messaggeri della Presenza
>e i Guardiani (Custodi) dell'Assenza,
>antiche Note del Pathos sfuggite al loro Destino.

E qui apparvero gli Spiriti, i Concetti, i Messaggeri della Presenza, che un
giorno chiameranno Angeli, e i Guardiani dell'Assenza che un giorno
chiameranno Diavoli, Tutte Note di un Pathos narrato nella Rete degli
Eterni....

>E quando l'Opera fu compiuta,
>la Presenza chiamò a sé
>il Guardiano dell'Assenza
>che per primo apparve
>nel cono di luce,
>e per questo fu chiamato
>Lucifero.
>A lui
>la Presenza
>affidò
>la Gemma
>dell'Universo
>affinché la custodisse
>fino alla Fine del Tempo.

Ed ecco che in questo Universo, creato dall'Equilibrio fra le Potenze, per
preservare l'Equilibrio, la Presenza affida la Gemma dell'Universo, la cosa
che un giorno sarà la Lapis ex illis e noi chiameremo impropriamente col
nome di Graal, l'oggetto, se questo termine inadeguato posso usare, che
racchiude dentro di sè l'essenza dell'Universo, al più potente dei servi
dell'Assoluto a Lei opposto.

>E la Gemma era il Terzo Occhio di Lucifero,
>con il quale il Primo Guardiano dell'Assenza
>poteva sorvegliare le opere della Presenza.
>Allora l'Assenza scoccò la Freccia del Tempo
>e gli Eventi cominciarono a crescere
>e a bussare alla porta di Destino
>per entrare nell'Unica Storia.
>Destino cercò di fermarli,
>agitando la Rete del Pathos
>per ogni dove nel tentativo
>di catturarli ancora
>una volta;
>ma
>invano.

Fu l'inizio del caos. L'Assenza originò il Tempo e gli Eventi crebbero in
maniera disordinata, creando la Storia. Destino non riuscì a controllarli e
la Rete del Pathos si dimostrò insufficiente ad arginarne il flusso.

>Giunse per primo Sogno
>a reclamare per sé il controllo della Rete,
>affermando che ogni Evento, prima di realizzarsi
>era potenzialmente presente nel sogno di un Eterno.
>Per secondo si fece avanti Desiderio, deciso a rimuovere la Rete
>affinché non fosse di ostacolo ad alcun impulso.
>Poi fu la volta di Ragione (Psiche)
>che intendeva analizzare
>e sciogliere tutti i nodi,
>mentre Enigma,
>da parte sua,
>provvedeva ad intrecciarli
>in trame sempre più fitte
>ed inestricabili.
>Nel frattempo
>Discordia
>afferrava la Rete
>di qua e di là,
>aizzando gli uni
>contro gli altri.
>Fu così che
>Distruzione,
>con un gesto
>netto e preciso,
>afferrò un lembo della Rete
>e diede uno strattone
>forte
>e lacerante.
>Allora,
>come Sette Bambini sull'orlo dell'Abisso,
>gli Eterni
>si disputarono la Rete del Pathos tirando Ognuno dalla sua parte
>fino a quando essa, tesa come la pelle di un tamburo,
>si spezzò...
>e ciascuno si trovò tra le mani il potere di "non essere se stesso".

Colpiti dal fallo della Rete i Sette Eterni si raccolsero e se ne
disputarono il possesso. Distruzione ne causò la rottura e la Rete si spezzò
in quelli che noi oggi chiamiamo i Sette Sigilli. Ognuno degli Eterni,
tirando la sua parte di Rete, si ritrovò in mano quella parte della Rete che
rappresentava la sua Non-esistenza, la sua Negazione.

>Con grande fragore i sette capi della Rete,
>come sette Sigilli spezzati,
>furono scagliati nelle più remote latebre dell'Universo,
>mentre Destino, inafferrabile nella sua unità perduta,
>appariva ora come Fortuna,
>ora come Necessità,
>e ora come Morte.

Nessuno di loro poteva rimanere in possesso della propria Negazione.
Immaginiamo che ognuno di loro rilasciò subitamente il suo Sigillo. I Sette
Sigilli caddero ognuno in un angolo remoto dell'Universo. Destino, più
colpito dalla perdita della rete di cui era Custode, si scisse in Fortuna,
Morte e Necessità....

>Il Vuoto dell'Assenza, Maestro delle Tenebre profonde,
>dall'oscurità del Suo Dominio vide l'infanzia dell'Universo,
>la creazione incorrotta della Presenza e la perfezione delle Sue forme.
>Allora Egli si affacciò alla Corte della Presenza
>e reclamò la sua parte nel governo dell'Universo.
>Per molto tempo la Presenza e l'Assenza rimasero fianco a fianco,
>lasciando che ogni forma di vita evolvesse nell'Universo.

Fu l'inizio della fine: L'Assenza reclamò parte del Governo sull'Universo
creato dalla Presenza e l'ottenne.

>Dal solco della Narrazione
>non germogliavano più
>i Guardiani e i Messaggeri,
>Note immortali generate
>dalla potenza del Pathos,
>ma crescevano creature
>moltiplicate dalla Fortuna,
>spinte dalla Necessità
>e limitate dalla Morte.
>E queste creature,
>dalla vita breve
>come falene intorno al fuoco,
>nutrivano il Pathos degli Eterni
>con lo splendore dei loro turbamenti.

Ma la Rete del Pathos era spezzata. Spiriti Immortali non potevano più
nascere. Tutto ciò che si generava erano creature imperfette, caduche e
mortali, fra cui gli Uomini, eppure anche essi erano generati dal pathos,
dalla sua falla... e lo splendore delle loro emozioni era il figlio e padre,
nutrimento e frutto allo stesso tempo, del pathos degli Eterni..... Gli
Uomini sono quindi figli dello Strappo del pathos, parti costitutive della
sua Rete....

>Avvenne dunque che la Presenza e l'Assenza
>coltivarono l´Antagonismo
>nel Giardino degli Assoluti.
>Ciò che la Presenza creava
>l'Assenza non poteva sopportare a lungo
>senza avvolgerlo nel suo Dominio;

Presto i due Assoluti si scontrarono per il possesso dell'Universo e ogni
parvenza dell'Equilibrio iniziale ebbe fine....

>così i Guardiani e i Messaggeri,
>generati dal Pathos,
>furono chiamati a schierarsi,
>contro la loro natura,
>in una guerra che sarebbe stata combattuta
>fino alla Fine del Tempo.

Ed ecco che gli Assoluti iniziarono a reclutare coloro che dapprincipio
erano stati originati dalla Rete: Gli Spiriti Immortali, e coloro che erano
già Guardiani dell'Assenza o Messaggeri della Presenza si trovavano
coinvolti in una guerra cosmica.

>In uno di questi scontri,
>che avvenne nel Deserto della Disperazione,
>Lucifero,
>Principe dei Guardiani dell'Assenza,
>si trovò a fronteggiare
>Michael,
>Principe dei Messaggeri della Presenza.
>Durante il duello,
>Michael affondò con forza la lama della sua spada
>nel Terzo Occhio di Lucifero.
>La Gemma ne venne scalzata
>e come Serpente schizzò fuori dall'orbita,
>si schiantò sulla Terra
>e si spezzò in quattro parti.
>E quando avvenne questo,
>il cielo e la terra ne furono sconvolti.

E nella battaglia più grade, nel Deserto della Disperazione, il più grande
dei Messaggeri, Michael, affrontò il più grande dei Guardiani, Luciferò, e
con la Spada gli strappò la Lapis dalla fronte. Essa cadde sulla Terra
spezzandosi in quattro parti, e il cosmo non fu più la stessa cosa.

>E venne
>il Tempo della Caduta.
>Gli immortali schierati con l´Assenza,
>ricondotta alle Tenebre e all´Oscurità,
>furono scagliati
>nell'Abisso Senza Nome.
>I Messaggeri della Presenza
>tornarono nei loro domini,
>baluardi della Luce preservati dalla sciagura.

L'Assenza si schierò nelle Tenebre e nel Male, trincerandosi nell'Abisso.
La Presenza risalì nei cieli della Luce e del Bene, in una parvenza di
Armonia...
Chiamarono a sè i Messaggeri e i Guardiani, pervertendone definitivamente la
natura....
Non più creature del Pathos, ma Servi degli Assoluti....

>Gli altri,
>Note vibranti del Pathos,
>vollero camminare al fianco degli Uomini,
>stravaganti e bizzarri
>come le loro emozioni.

Alle ultime Note rimaste fedeli alla purezza del Pathos, ancora vibranti
della loro purezza, non rimase che guardare a coloro che, se non fose stata
rotta la Rete, sarebbero stati loro Fratelli, attirati come falene, dalla
forza del pathos presente in loro, le Note camminarono con gli Uomini e
decisero di condividerne il destino,

Oggi il nostro compito è strappare gli Uomini all'orrenda dicotomia degli
Assoluti, restituirli al Pathos che li ha generati. Per fare ciò abbiamo
bisogno della lapis, l'unica cosa che può permetterci di fronteggiare lo
Strapotere deglòi Assoluti e di ridare la libertà che spetta agli Uomini. ma
i Sigilli sono riapparsi e con essi la possibilità di annullare il potere
degli Eterni. Questi Sigilli vanno recuperati e RIUNITI, onde ricucire lo
strappo.....

Chiedo a Voi Fratelli se quel che ho detto corrisponde ai vostri ricordi, io
ho solo impressioni vaghe, e il mio Eterno è silente......

Gilgamesh, Guardiano del sacro Volto di Desiderio



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