Fabio di Callisto -- [pathosNET] La Lancia Sacra: prime indagini parigine

Date: 1998/09/29 00.58
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Daudet...Daudet....

Da quando Nella mi aveva fatto questo nome, come traccia da seguire per la
vicenda dell'Abate Sauniere, mi ronzava in testa: ero sicuro di conoscerlo,
ma non riuscivo ad afferrare il ricordo.
Poi, l'illuminazione: dopo qualche ora di ricerca avevo scoperto che:
- Leon e' il figlio del piu' famoso Alphonse Daudet (1840-1897), l'autore di
"Tartarino di Tarascona" (ecco il campanello che mi trillava nella testa...)

- Leon (1868-1942) era un noto reazionario, e nel 1908 fondo' con Charles
Maurras, il giornale monarchico L'Action Francaise.

Mmmm... ancora un elemento di destra....
Quando, intorno al 20 maggio di quest'anno, il mio lavoro mi ha portato a
Parigi per un convegno sul linguaggio dei mammiferi marini, non ho avuto
dubbi.
Era una splendida occasione per andare a fare un giretto in Rue
Claude-Pouillet dove, al n. 10, viveva proprio Leon Daudet.

Ovviamente, gli inquilini del palazzo non ricordano nulla di quell'illustre
co-inquilino che abitava in anni lontani.
Pero', continuando a chiedere, i piu' anziani ricordano che in uno degli
appartamenti, prima della guerra del 1915-18, c'era un via vai di tedeschi e
di strani personaggi. Qualcuno mi dice anche che, ultimamente, altri sono
venuti a chiedere informazioni.
Dopo avermi squadrato a lungo, per fortuna, un vecchietto decide che
evidentemente ho una faccia che gli piace, e mi fa cenno di avvicinarmi.
Parla sottovoce, e si guarda intorno sospettoso, come se mille spie ci
stessero ascoltando.
"Sono un compagno, io.... "
Aspetto in silenzio, sembrando interessato e cercando una scusa plausibile
per allontanarmi dal vecchio, che mi sembra un po' svanito...
"Un comunista vero...ah, se fosse ancora vivo Stalin..."
"Si, certo...anche io... ma adesso mi scusi... devo andare...."
Mi afferra con la sua mano grifagna la manica della giacca, mi obbliga a
chinarmi e mi sussurra all'orecchio
"Quelli che sono venuti poco tempo fa....erano nazisti...li riconosco
dall'odore, io..."

Questa volta lo saluto molto gentilmente.
Mentre me ne vado, mi dico che le coincidenze ormai sono troppe: tutto
sembrerebbe portare al nazismo. E' necessario entrare in contatto con
elementi neo-nazisti qui a Parigi, e cercare di capire cosa sta
succedendo....

Per di piu', la sera dopo, rientrando in albergo alla fine del convegno,
trovo la mia camera perquisita: niente sembra in disordine, e me ne accorgo
solo per delle piccole imprecisioni su come son state rimesse a posto le
cose.
Qualcuno mi sta controllando?

Fabio.


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