Date: 1998/11/03 01.51
From: "Luca C. Giuliano" <mc3133@mclink.it>
To: PathosNET@pathos.it
Carissimi,
La versione ufficiale dell'evento di Lucca si limita alle poche cose che un
osservatore esterno puo' percepire. Il resto lo dovete raccontare voi.
La memoria narrante e' sempre piu' interessante di un freddo riassunto che
pretende di essere oggettivo.
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Sabato sera, 31 ottobre, a Lucca si e' riunito il P7 in una Consiglio
allargato a tutti i fratelli del Pathos. La riunione, date le circostanze,
e' avvenuta in un luogo segreto, un sotterraneo sotto le mura di Lucca, nei
pressi della Casermetta S. Croce.
Si sentiva un certo fermento nell'aria. Era gia' da mezzogiorno che alcuni
avevano percepito delle perturbazioni nell'Energia EmPathica. Alle 19:15,
mentre si avvicinava un temporale, si e' alzato un vento caldo, uno
scirocco innaturale, piacevole per alcuni, inquietante per altri.
I partecipanti sono giunti sul posto verso le 21:15. Ci sono stati alcuni
momenti di tensione, quando, alla porta, l'Avvocato Flavier, a nome del P7,
ha ritenuto opportuno chiedere ai convenuti una prova della loro appartenza
al Pathos attraverso un debole flusso di energia.
La riunione e' iniziate alle 21:30 con una discussione sul modo piu'
opportuno per affrontare le indagini della magistratura (procuratore Di
Coccio).
Verso le 22.30, un intervento di Maurizio De Paoli, a proposito del
ritrovamento di alcuni misteriosi disegni, ha attirato l'attenzione
dell'assemblea su strane coincidenze che mettevano in relazione tali
disegni con la mappa di Lucca, in particolare con la Torre detta "di Guinigi".
Alle 23 circa sono giunti due fratelli (Massimo Ranaldo e Mario Monti), di
cui uno ferito, che hanno raccontato che il proprio gruppo era riuscito,
dopo mesi di ricerche, a venire in possesso di una pergamena, probabilmente
importante per il Pathos. Durante il recupero si sono scontrati con i
"nemici". Alcuni di questi, secondo il loro racconto, stavano ancora
seguendo il resto del gruppo che non si avvicinava al rifugio segreto per
evitare di rivelarne la locazione. Tra le altre cose i due hanno riferito
aver sentito parlare di minacce, di grave pericoli per il Pathos e di un
possibile tradimento.
A questo punto, uno dei presenti, Piermaria Itzmaran, detto lo Zingaro, e'
caduto al suolo senza vita. Poco dopo altri due fratelli sono stati colti
da un malore.
In breve tempo il corpo dello Zingaro si e' disseccato fino a ridursi in
polvere; gli altri due hanno ripreso i sensi dopo qualche minuto.
Nella concitazione di questi istanti, Leo Dari, dal tavolo della
presidenza, ha gridato:
"Vi avevamo avvertiti e voi non ci avete ascoltato". Quindi, dopo aver
serrato con forza la mascella, ha riaperto la bocca e si e' accasciato sul
tavolo. I soccorritori non hanno potuto far altro che constatarne la morte.
Il suo volto era fortemente contratto, i globi oculari gonfi e giallastri.
Da quel momento un violento malessere ha colpito tutti i presenti alla
riunione. Nel frattempo giungeva nelle vicinanze il gruppo con la
pergamena. Tutti allora si precipitavano in strada con l'intenzione di
preparare un agguato agli inseguitori.
Il gruppo e' cosi' tornato al completo nel rifugio segreto, con
l'intenzione di esaminare la pergamena. Raffaele, al quale era stata
consegnata in visione, ha percepito distintamente degli influssi negativi
sull'Energia EmPathica e ha posato la Pergamena sul tavolo, invitando i
fratelli a non toccarla. Con una mossa imprevedibile Lucia si e'
impadronita dell'oggetto e ha cercato di dileguarsi. Raffaele ha provato a
fermarla, ma e' stato atterrato con una forza inconsueta. Altri hanno
provato a inseguirla, ma non c'e' stato nulla da fare e Lucia e' fuggita
nella notte.
L'assemblea si e' sciolta, anche per le cattive condizioni fisiche della
maggior parte dei presenti, mentre un gruppetto si organizzava per ripulire
il locale dalle tracce e nascondere il cadavere del fratello defunto.
Aggiunte e specificazioni spettano a voi. Sono stato vago in alcuni punti
perche' credo che debbano essere i presenti, se lo vogliono, a raccontare i
particolari.
Buona vita.
Il presidente
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Luca Giuliano - MC3133@mclink.it
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