Date: 1998/11/05 19.13
From: "Francesco Perhas" <fmsharpe@tin.it>
To: "Pathos Net" <PathosNET@telemaco.telemaco.it>
Stamani mi sono alzato tardi.
Ho imprecato come al solito nel guardare il mio volto allo specchio: le
rughe avanzano implacabili...........
Ho capito subito che non era giornata; non sò se vi è mai capitato di
alzarvi più stanchi di quando siete andati a letto: ecco, a me sembrava di
non aver dormito neanche un minuto.
Di solito questi stati di spossatezza fisica si accompagnano ad una delle
mie frequenti crisi deliranti....Stanotte però niente, avevo semplicemente
sognato. Ma non qualcosa di rilassante..........uno di quei sogni "ansiosi",
simili agli incubi ma molto più veritieri. I sogni ansiosi si fanno avanti
quando si è stressati, stanchi o agitati per qualche motivo. Spesso
consistono in minuziose e ossessive operazioni, che il sognatore ripete o fa
ripetere a qualcuno senza capirne il motivo. Ma la caratteristica principale
di questi sogni è che ci si sveglia stanchi morti, incapaci di sopportare
l'idea di una giornata di lavoro, visto che si è appena concluso il turno di
notte!!!
Ecco, a me è capitato proprio questo: ho sognato un frate che, gravato da un
enorme fardello, si incamminava per un sentiero di montagna, in direzione di
una vetta sulla quale sorgeva come un monastero o un convento. Il fardello
sembrava celare alcuni (2, 3??) oggetti luminosi.........Niente di strano in
sé per sé, se non fosse per il fatto che il suo cammino era senza requie, il
terreno sembrava nascere dai suoi piedi, come un assurdo tapis-roulant,
impedendogli di avanzare anche di un solo metro.
Che c'entra questo con la malattia che ci affligge e gli eventi di sabato
sera, direte voi? Beh, sinceramente non sò che dirvi....può darsi che stia
semplicemente delirando visto la malattia che mi/ci ha colpito. Però nessuno
può vietarmi di fare alcune considerazioni:
1) proprio oggi pomeriggio ho avuto un'interessante conversazione con il
DePaoli, il quale mi ha suggerito di riconsiderare sotto una diversa luce un
sogno che tutta la nostra armonia ha fatto nei giorni scorsi. Trattavasi
della seguente frase sibillina:
>il sogno del frate era la pace.
>chi è che porta il caos che distrugge la pace?
>Il frate era mariano.
>allora nel luogo del culto c'è la chiave per ottenere la pace, finché il
>cielo non si rivolgerà.
>Allora il frate avrà due dei sette.>>>
A primo impatto il frate mariano sembrerebbe Bonvicino, ma........DePaoli
suggeriva di non sottovalutare il fatto che il luogo di culto potrebbe
essere Chiusi della Verna. E proprio lì visse e dimorò a lungo
S.Francesco..........
2)Inoltre sembra, voci di corridoio, che il caro produttore Zaentz sia
sparito ed abbia deciso di ritirarsi in un non ben precisato
convento...............
Fate voi, io stò tirando qualche somma..........
Un perplesso Francesco Perhas