Date: 1998/11/09 20.46
From: "Francesco M." <fmsharpe@tin.it>
To: "Pathos Net" <PathosNET@telemaco.telemaco.it>
Cari amici, vi scrivo (tramite PCportat.) dal letto di ospedale (9º
padiglione "Malattie infettive") in cui mi trovo ormai da due giorni. Le mie
condizioni sembrano migliorare ma solo molto lentamente.
Vorrei mettervi al corrente delle considerazioni autorevoli sulla malattia
che mi/ci affligge effettuate da un mio caro cugino che esercita la
professione di medico-cardiologo presso l'ospedale di Siena. Non appena ha
saputo del mio ricovero è accorso per accertare che mi fossero prestate
tutte le cure del caso.
Questa la sua diagnosi: l'intossicazione che ci ha colpito, viste le analisi
effettuate sul corpo di Leo Dari può avere due origini (i sintomi
corrispondono) 1) intossicazione da botulino le cui spore, ben conservate in
assenza di ossigeno, nelle capsule del Dari , si sono liberate
nell'atmosfera nel momento in cui Leo le ha rotte, battendo con violenza i
denti sul tavolo (in questo caso la nostra vita sarebbe in pericolo poiché
trattasi di gravissima patologia indotta....)
2) intossicazione da digitale. Ora, in quest'ultimo caso, l'avvelenamento
interviene in genere ( vedi casologia medica) in modo piuttosto singolare:
ingestione di lumache (escargots) che si siano cibate precedentemente di
foglie di oleandro, pianta molto ricca del principio attivo della digitale.
Capisco che tutto questo possa sembrare assurdo ma tenete conto che: 1) è
tutto assolutamente vero (anche in R1) e 2) i casi di avvelenamento da
digitale a seguito dell'ingestione di escargots sono molto frequenti, specie
in Bretagna dove questo piatto è assai comune. Infine spesso
l'intossicazione da digitale(sebbene in forma meno grave) può derivare
anche semplicemente dall' aspirazione dell'aria contenuta nelle scatolette
alimentari che contengono le lumache.
Scusate....non ho più tempo per ulteriori considerazioni, è l'ora del
clistere!!!
Un malaticcio Francesco Perhas