Date: 1999/01/07 18.56
From: BraveHeart <gecoluc@tin.it>
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Reply-To: PathosNET@pathos.it
In 21.17 07/01/99 +0100, hai scritto:
>>Penso che la struttura attuale basti: se ogni Nota sa chi sono e dove sono
>>le sue Alterazioni, e se ogni movimento sa chi sono i suoi, allora non ha
>>senso nessun'altro controllo...
>>Tanto in ogni caso, se Nota, Armonia e Movimento coprono il "colpevole" non
>>ci si puo' far nulla.
>
Non sono d'accordo. Per me è necessario un organo superiore di organizzazione/coordinamento. Ricordiamoci che libertà e anarchia sono due concetti decisamente differenti. La libertà di una persona finisce dove inizia quella di un altro.
>Questa secondo me e' la peggior piaga del Pathos!
>Posso capire che in talune circostanze si possa non collaborare, sottolineo:
>non collaborare , che e' differente da ostacolare oppure raggirare; ma ,come
>ha fatto giustamente notare Alex, che in un caso di grave pericolo, GRAVE
>perche' proprio la segretezza che in questo momento e' una delle armi
>vincenti a nostra disposizione stava per venire meno, come quello del
>Mantegna addirittura due armonie abbiano rifiutato di collaborare e una
>abbia perfino depistato il Pathos e' molto triste e soprattutto pericoloso.
>
Penso che continuare ad accusare, rinvangare e alimentare la discordia non sia il modo migliore per affrontare la situazione! Chi pretende, giustamente, fiducia, deve offrirne per primo, si deve esporre. Così ho sempre fatto e sempre continuerò a fare! Qualcuno deve pur fare il primo passo, ed è inutile fare i discorsi dei bambini "perchè io per primo?"!!!
>Concordo sulla necessita' di un organo superiore che controlli il Pathos
>rendendo piu' rapide ed efficaci manovre corali in casi di emergenza come
>sarebbe potuto essere questo, tuttavia viste queste premesse di diffidenza e
>soprattutto totale assenza di collaborazione (non parliamo neache di FIDUCIA
>cosa che al Pathos, dalla mia esperienza, mi sembra del tutto sconosciuta!)
>non vedo proprio come tale organo possa sussistere.... e mi sembra che il p7
>lo abbia ampiamente dimostrato.
>
Non è nemmeno con il pessimismo che si può impostare un discorso costruttivo. Chi ben comincia è a metà dell'opera, ma chi non crede neppure che un certo risultato sia ragguingibile non penso possa mai ragguingere un qualunque risultato.
Non è un commento personale, ma del tutto generale.
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