Date: 1999/02/02 18.15
From: "Yuri Artioli" <pad279@padovanet.it>
To: "PathosNET" <PathosNET@pathos.it>
Prima di tutto voglio ringraziare sia coloro che si sono schierati a favore
della mia teoria sia coloro che l'hanno criticata, dato che se si sono
presi la briga di
formulare delle critiche vuol dire che l'hanno ritenuta almeno degna di
discussione.
Ora vediamo di rispondere alle critiche:
1. Ho già detto io stesso che i porti templari sull'Atlantico servivano
anche per mantenere
i collegamenti con i numerosi templari inglesi e scozzesi, ma ho anche
aggiunto che
il numero molto elevato di questi porti atlantici e l'eccessivo numero di
navi tenute dal
tempio in questi ultimi non era giustificato dai contatti con le isole
britanniche
2. A proposito di S. Luigi io voglio precisare che ho detto che Luigi
PROBABILMENTE
erasatanista, non che sicuramente lo fosse, poi il fatto che sia stato
fatto santo non lo
esclude. Infatti è storicamente provato che addirittura vescovi e papi
furono accusati
di collusioni con il credo demoniaco.
Inoltre voglio ricordare che il processo di santificazione è un processo
burocratico-amministrativo
interno ad organi ecclesiastici formati da prelati che al tempo erano
fortemente corruttibili
(vendita delle indulgenze, scioglimenti di matrimoni per motivi
politici...)
Se si aggiunge poi che Luigi era un re e uno dei più potenti la possibilità
che la sua santificazione
fosse giustificata da motivi politici non è da escludere e non esclude un
POSSIBILE legame del
re con i satanisti
Inoltre io stesso ho precisato che a prescindere dalla possibile
convenienza del re
con sette demoniache, la campagna d'Egitto poteva dipendere da altri motivi
visto
che non è necessario mettere la coda del diavolo in ogni evento storico e
che le
vere motivazioni di questa campagna in realtà ci interessano poco.
3. Relativamente ai legami tra catari e templari ripeterò ciò che ho già
detto:
"Durante la crociata Catara in Linguadoca, i cavalieri templari non si
sentirono
obbligati dalla chiamata di Innocenzo terzo; e non solo si rifiutarono di
combattere
gli albigesi, ma si sa, per quanto fu loro possibile, li protessero nele
loro case e li
a varcare la frontiera del regno di Aragona dove avrebbero potuto trovarsi
al sicuro
dalle truppe di Simone di Monfort e dalla minaccia dei tribunali
dell'inquisizione."
Ciò mi sembra un comportamento sufficiente per considerarlo un appoggio
agli albigesi
più che un semplice rifiuto di obbedienza.
Comunque a conferma dell'aiuto offerto dal tempio agli Albigesi porto un
altro esempio:
Si narra la storia di un santo templare catalano di Pingcerdà, San Duran,
che favorì
falsi pellegrini i quali erano fuggitivi catari che lui accompagnò in
quelle regioni
aragonesi dove i templari possedevano case nelle quali avrebbero potuto
proteggerli.
Infine prima di salutarvi voglio ringraziare molto Flavier per l'appoggio
incondizionato
e vorrei discutere con lui delle sue ottime intuizioni relativamente
alforte
interesse mostrato da spagnoli inquisizione e gesuiti nei confronti
delll'America.
Grazie del tempo concessomi
Carlo Fidel