Date: 1999/02/03 13.03
From: Darknight <dark@newsoft.it>
To: PathosNET@pathos.it
At 00.39 02/02/99 +0100, Digio wrote:
>R.3
>Vi annuncio con immenso dolore la morte di mia Sorella Aracne, spentasi di
>propria mano nella sua casa della campagna pisana. Non c'è nulla da dire su
>questa morte, ella ha seguito fino alle estreme conseguenze il suo
>Desiderio, e sul suo Fato, che ora è noto a tutti voi dobbiamo riflettere
tutti. Non ho altro da dire, ora mi
>resta solo da piangere.
>
>Leonardo Di Giovanni
Spero di non risultare sgradito a nessuno con questa mail ma non posso tacere,
alcune cose sono troppo grandi per tenerle dentro.
Ho notato da tempo che il mio modo di reagire ad eventi carichi di emozioni e'
molto diverso da quello degli altri percio' cio' che sento ora per me non e'
una sorpresa. Forse per voi lo sara'.
Si' perche' io non sono triste per la dipartita di Aracne che neppure
conoscevo, non mi viene da piangere. Chi mi conosce sa che sono una persona
misurata, che non mi agito piu' di tanto e che farmi arrabbiare e'
praticamente
impossibile. MA PER TUTTI GLI ETERNI CHE IO SIA STRADANNATO SE NON SONO
FURIOSO!!!!!
Non e' giusto che una persona debba morire cosi' NON E' ACCETTABILE. Come si
spiega che il suo Destino dovesse essere questo? Io non capisco e mi viene da
pensare in questi attimi che una spiegazione non ci sia, che non ci sia mai
stata e che mai ci sara'.
SIGNORE DEL TEMPO, NON AMI FORSE TU I TUOI FIGLI?
Baratterei volentieri la mia vita per la sua, chiaramente lei meritava di
vivere molto piu' di un perverso pittore quale sono io.
Ora si che posso piangere.
"I hear the silent voices
I cannot hide
The gods leave non choices
So we all must die."
nowar
LP: "Triumph of steel"
Track: "Achilles, agony and ecstasy in eight parts"
Part six: "Death, Hector's reward"
R1: ascoltatevi questa canzone, se non l'avete ancora fatto vi state facendo
del male
Yoshi Sorayama
Artista al servizio del Pathos
"Non ho inventiva al di fuori della sfera dell'ignoto. La vita non mi ha
mai interessato quanto l'evasione lontano dalla vita."
Howard Phillips Lovecraft