Franco Malatesta -- [pathosNET] Questo amore

Date: 1999/03/25 16.09
From: Franco Malatesta <quasimodo53@yahoo.com>
To: PathosNET@pathos.it


Se io fossi soltanto un uomo, e tu soltanto una donna,
adesso sarei li' con te, o tu con me. Forse un giorno
ci sposeremmo, e avremmo forse un figlio, o due, o
cinque. Io forse prenderei (finalmente?) la laurea, e
poi, mi ci vedi a fare il legale della Voyager?
Festeggeremmo il Natale e la Pasqua, non i fuochi di
Beltane. Andremmo in vacanza con gli amici, o da soli,
al mare, in montagna o magari in una vecchia casa in
collina, senza computer ne' telefono. E io leggerei il
giornale con la stessa paura di tutti, perche' oggi
c'e' la guerra.
Invece niente di questo sara' mai possibile. E a volte
mi domando se lo posso sopportare. Che siano gli altri
a decidere, a combattere, a risvegliarsi! Fabio non
vuole il processo a Raffaele? E sia, nessun processo!
Perche' devo litigare con un amico? E fare la parte
dell'orco cattivo con le Alterazioni. Ho conosciuto
Pantarkos, e' una brava persona. Credono che mi faccia
piacere discutere, sempre, contro tutti? Perche' non
potrei fare come gli altri, come quelli che se ne
fregano? Oh, ma io no! Io sono Solone! Io devo
valutare, devo giudicare, devo liberare l'Uomo! E tutto
nell'alto nome di Psiche, che nemmeno si accorge di
noi. Credono sia facile per me giudicare Raffaele, un
mio fratello, un mio amico? Non sarebbe tanto piu'
semplice far finta di niente?
Ma tutto questo non mi costerebbe cosi' tanto, se solo
potessi essere con te.
Forse dovremmo davvero andarcene. Un nuovo mondo, un
mondo migliore, nel quale saremo finalmente liberi.
Ricominciare tutto daccapo. Venere e Zeus. Bellissimi
ed eternamente felici. O anche l'oblio. Uomini fra gli
altri uomini. Chissa' se e quando ci reincontreremmo. A
Ravenna? A Londra? A Mosca? Ci sapremmo riconoscere,
amore mio? E ci ameremmo ancora?
Ma questo, questa impotenza!

Lamentarsi e' infantile, lo so (se mi sentisse Yoshi :
"E smettila di voler sempre fare il vero uomo!"). Ho il
mio destino da assolvere, il destino che mi ha scelto e
che ho scelto. In fondo, non vorrei essere diverso da
come sono nemmeno se lo potessi davvero (anche se su un
paio di occhi azzurri e funzionanti ci farei un
pensierino).
E allora avanti col gioco, Solone! A me codice e
martelletto, per Psiche! Il dito piu' lungo della mia
mano e' l'indice!

Al solito, chiacchiero troppo. Ecco, da questo mi
riconoscerai, quando saremo su Marte. E chissa', forse
la prossima volta saro' io a sedurre te ;-)

Ti amo.

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