Date: 1999/04/11 14.46
From: "il Morgus" <morgando@misper.it>
To: <PathosNET@pathos.it>
R3:
sarò breve perchè, come spesso in queste discussioni ad ampio respiro, tendo
a mantenermi defilato.
>Ora vi racconto una breve storia.
>C'erano una volta due Alterazioni che, fiduciose nei propri Fratelli,
>affrontarono mille pericoli per portare alla propria Armonia un Sigillo.
modestamente......mille pericoli e uno.
>Immediatamente un gruppo di Fratelli corse ad aiutarli, perche' la vita
>di un Alterazione e' un bene troppo importante per rischiare di
>perderlo.
>Uno solo non si interesso' alla sorte dei due.
>La loro Nota "pura", che era anche la Nota di uno dei due.
questo non è del tutto esatto: come Alterazione di Fenice mi mantenevo
sempre in contatto con la mia Nota, per quanto possibile, ed Essa era sempre
disponibile e attenta.
fui io a assicurarle che non c'erano problemi per me ed il mio compagno di
viaggio ad arrivare a Roma, per questo non si preparò al nostro arrivo a
Venezia.
infatti colà vi trovai, inaspettatamente, dei Fratelli ad attenderci e
pensai "ben venga".
come fu organizzato il nostro rientro esula dalle mie conoscenze, a me bastò
che tutto fosse andato bene.
>costrinse uno dei due a rivelargli quale fosse il nascondiglio e rubo'
>il sigillo.
nemmeno questo è del tutto esatto....mi riferisco al "costringere"......
come Alterazione ho sempre dato molta importanza al Patto che vige tra me e
la mia guida spirituale, Fenice.
non fu per me una costrizione parlare a lei del luogo dove era celato il
Sigillo, tanto più che in molti distruttori lo sapevamo e che era molto
difficile accedere al luogo, date le misure di sicurezza.....
quindi tenete anche conto di queste precisazioni, nel caso vogliate
formulare un giudizio.
Pantarkos