Date: 1999/05/03 10.18
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Ebbene sì, signori, a quanto pare i vostri sogni sono stati ancora molto
agitati per una volta ancora... vi consiglierei di munirvi di molti
tranquillanti per le notti a venire....
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Ancora, quello stesso sogno... Ora più nitido, più forte, più
violento!
Incatenato al Cielo nero di piombo liquido, vedi il lungo artiglio
dell'essere dalla maschera bianca e nera calare sulla città
addormentata. Al centro della città si vede una grande cattedrale,
con un'alto campanile dalla parte superiore ottagonale.
L'artiglio cala sulla città e incide la terra, taglia le case e le
strade e traccia un cerchio. Poi vi incide un indelebile triangolo
equilatero di linee fiammeggianti. Attraverso la città lacerata, il
sangue della terra dilaniata si raccoglie in un unico punto...
La visione sfuma in un'altra...
Due leoni custodiscono un portale, un portale che è una selva
intricata di piante e animali mostruosi, pietrificati. Un uomo scuro
come un'ombra siede tra i leoni come se non li temesse.
La visione sfuma...
Una piazzetta, un qualsiasi angolo di una città, una fontana, una
statua di donna... C'è qualcosa di familiare... LE MACCHIE DEL SANGUE
COLATO DALLA LANCIA SONO ANCORA PER TERRA.
La visione sfuma...
Una chiesa medievale... Sull'immagine se ne proietta un'altra,
un'abbazia di mille anni fa, nel Delta del Po... Un ecclesiastico
dall'aspetto opulento sfoglia documenti in carta pergamena: è l'abate
che verifica le proprietà dell'abbazia... Cogli di sfuggita su una
delle pagine: "ECCLESIA S.MARIE IN CIVITATE MUT..."
La visione sfuma, si riavvicina, ritorna al presente...
Un vicolo insignificante, sullo sfondo le lanterne rosse di un
ristorante cinese. Per la strada cammina goffamente un grosso
rettile.
Ma è un attimo...
Ora ritorna la visione del portale con i leoni...
L'uomo è in piedi, ora, di fronte al portale... Lo sta aprendo... No,
non la porta di legno: sta dischiudendo una via verso la selva
pietrificata dei mostri.
Dal portale ora spalancato emerge una luce... E quella luce è nera,
buco nero, il nulla che assorbe...
L'uomo indossa la maschera bianca e nera. Afferra la scheggia di
Oblio, e ride muto.
E ogni cosa svanisce...
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