Date: 1999/07/30 08.48
From: Massimiliano Simonasky <miscredente@yahoo.com>
To: PathosNET@pathos.it
--- Francesco Iori <iorif@tin.it> wrote:
>
> Con calma.
> Questo sarebbe vero se non fossimo legati cosi'
> strettamente gli uni agli altri, se non fossimo
> circondati
> da nemici che sembrano amici e viceversa, sarebbe
> vero se le conseguenze delle nostre azioni non
> colpissero
> anche tutti gli altri membri del Pathos.
> Basta un solo strumento dissonante per rovinare un
> concerto.
Quando suonavo nella "band", il nostro batterista era
"uso" lanciare le bacchette a chi andava "fuori", e se
io cannavo, la tranvata arrivava a me, non al
chitarrista o al bassista...
I tuoi metodi mi sanno tanto di
"Per ogni tetesko ucizo, tieci italiani ferranno
morti"
che non è simpatico...
In una situazione delicata come tu la descrivi, e come
in effetti è, è ancora più importante mantenere ben
saldo l'equilibrio mentale, in modo che le azioni che
ne scaturiscono non facciano più danni che bene...
ti assicuro che se mi vieni a rompere le scatole per
qualcosa di cui non sono responsabile, chiunque sia il
colpevole, una tortorata tra capo e collo non te la
leva nessuno. E questo non è bene per il Pathos,
perché a noi Francesco Iori serve intero.
Ossequi, e che Il Che ti illumi ogni tanto, bello mio.
Max
BUONE VACANZE A TUTTI!
MI RACCOMANDO, DATECI DENTRO! (o fuori, a seconda)
:o))
MAX
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Esistono delle regole.
Alcune si possono eludere, altre si possono infrangere
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