Date: 1999/09/16 06.16
From: mc9003@mclink.it
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Dottor Lynch, lei scrive:
La nostra natura non è legare nessuno a niente.
Vorrei che fosse vero, ma a questo punto della situazione cosi' come l'uomo
e' stato cambiato dalla nostra esistenza su questo mondo, la strettissima
convivenza con le forme umane ha cambiato noi. Il mio corpo fisico non e'
un mezzo di trasporto od un vestito, e' parte di me, o meglio ancora e' me.
Ho vissuto innumerevoli volte il trauma della nascita e di ognuna di queste
volte ricordo il dolore del primi respiro che brucia i polmoni, il freddo
dell'ambiente circostante, la fame, la rabbia, la paura e poi il calore, il
conforto del suono familiare del battito cardiaco delle mie madri, il
sapore del loro latte. Ogni volta sono cresciuta, ho imparato a mettere a
fuoco lo sguardo a coordinare i movimenti a elaborare pesieri complessi e
assolutamete originali perche' pensati per la prima volta, simili ad altri
pensati da altri altre volte e in altre vite ma mai uguali. Ogni vita
vissuta mi ha segnato, cambiando non la mia essenza ma la mia visione etica
e filosofica, ogni vita mi ha intrecciato piu' strettamente con questo
mondo, nel suo bello e nel suo brutto.
Lei dice
>Ora vi dico: seminiamo altre realta', diffondiamo l'anomalia emphatica.
E io le rispondo: se andremo altrove porteremo con noi non la nostra esseza
originaria ma quello che siamo ora, il frutto della nostra fusione con
questo mondo, vogliamo correre il rischio di trasportare altrove l'essenza
predatoria dell'uomo e la sete di dominio che ormai ci pervade tutti?
>Eviti pero' di prendermi per il culo.
Non era mia intenzione e il mio rispetto per lei non e' "dovere" ma e'
autentico e profondamente sentito
Gloria
P.S. perche' parlando di Pan e di Gilgamesh dice sprezzantemente "bestie
aliene"? Chiamarli Alieni e' dire cosa sono ma definirli bestie nel modo
usato da lei e' usare l'etica umana per esprimere un giudizio di merito,
allora chi impone la sua etica a chi?