Date: 1999/09/18 16.44
From: "Galileo di Ragione" <galileodiragione@usa.net>
To: <PathosNET@pathos.it>
>Spiegami ancora.
Vedro' di essere lineare.
Supponi di avere un universo. Il tuo.
Tu conosci le regole che lo descrivono. Esse sono i parametri di un sistema.
Un grandissimo sistema di cui anche tu fai parte. Un sistema in cui ci sono
alcune centinaia di migliaia di miliardi di variabili indipendenti, legate
al libero arbitrio dell'uomo.
Questo sistema descrive dei processi. Sette di questi processi li conosci
bene. Essi sono Sette degli infiniti processi, e sono sette variabili di un
altro sistema.
Un sistema di cui non vedi nulla. Un sistema che descrive un altro universo.
Il nostro.
Guardando nel sistema del vostro universo oltre a questi sette processi
vediamo due termini, alpha e omega, se vuoi.
Presenza e Assenza ?
Brahma e Shiva ?
Yin e Yang ?
Vedila un po' tu. Vale il teorema di sostituzione.
In ogni caso, queste che tu, che anche noi dal nostro punto di vista
attuale, vediamo come due Forzanti, una positiva e una negativa, sono
davvero ALTRO rispetto ai Sette ?
O non sono forse due termini introdotti per calibrare l'azione dei sette ?
Non sono forse due termini che come i Sette derivano da quell'ALTRO sistema
?
E se disaccoppiamo il sistema, se togliamo i sette da questa realta', non e'
forse necessario che anche quei due termini vadano a zero ? Scompaiano,
lasciandovi finalmente liberi ?
Liberi dalle emozioni, liberi dall'affetto, liberi da cio' che vi rende
uomini. Liberi da noi, insomma.
Una serie sconfinata di equazioni di un sistema omogeneo.
Che ammette solo la soluzione banale.
Tutto Zero.
Galileo