Date: 1999/09/21 10.00
From: "andreabaglioni" <fambaglioni@dada.it>
To: <pathosNET@pathos.it>
>Mayra ha scritto:
>>
>> Scusa Sorella, ma qui sbagli.
>> Il mio non è il dolore che tu hai inteso.
>> Ill tuo non è il Dolore di cui io mi nutro per capirlo e non odiarlo...è
>> questa la differenza.
>> Io non sto seduta immobile, non attendo che qualcuno mi faccia o decida
il
>> mio Destino.
>>
>
>Era proprio il contrario cio' che dicevo. Il tono era provocatorio.
>Monica rewinsky non e' mai stata immobile.
>Ma tu non puoi saperlo.
E non m'interessa saperlo...tu lo sai?
>
>Sorella, non posso credere che tu limiti il tuo Dolore ad una setta di
>fanatici (non è cattiva, capitemi) che si crede un Assoluto
>incontestabile...
>Nasconde le domande e non dà risposte,
>regala sogni meravigliosi,
>ma dimentica che l'Uomo è UOMO, è per questo che alla fine è finito qui!
>
>Non crederci. Non e' cosi'.
>Credo di sapere di cosa sto parlando.
>e tu?
tu in cosa credi, Sorella, nelle favole o nelle verità?
sai quale è la verità e quale la favola? Se tu ne avessi una vaga idea, non
avresi rinchiuso l'uomo, qui, in ciò che tui credi di sapere.
>
>Tu sei un'alterazione?
>Io comincio ad avere dei dubbi.
>Tu sei una nota?
>Io comincio ad avere dei dubbi.
Perchè dubbi?
Così dicendo mi lasci credere di sapere bene cosa sei tu!
Perchè t'interessa tanto sapere CHI o COSA sono IO?
Cosa ti cambierebe?
Conoscenza solo quand la paura si nutre di te, solo quando non sai di avere
le risposte...e con me non le hai.
>Noi ci conosciamo tutti.
>Ognuno conosce il suo posto.
>Ognuno rispetta il suo ruolo.
>Vuoi ch'io ti capisca? Sii chiara.
>Oppure taci. (non e' imperativo, Dio me ne guardi! Ma sta bene nella
>recitazione ;-))))
Consci il tuo posto? MI dispice.
Conosci il tuo ruolo? Me ne addoloro.
Lo rispetti? Nessuno può rispettare ciò che non conosce.
Il tacere è dei muti...e loro si esprimono molto meglio di noi idioti che
limitano TUTTO ALLE PAROLE.
>Perche' non sono l'unica che si chiede cosa vuoi esattamente.
>Chi sei giovane risvegliata dai fiumi di parole a volte incomprensibili.
>Qual'e' la tua verita'?
Non la tua.
>Cammino nel Pathos da tempo.
>Prima di parlare ho cercato di apprenderne i misteri.
>Ora, e' giunto il momento del silenzio anche per me.
Il libero arbitrio sacro dono degli Dei a tutti anche a loro stessi.
Comprensione, a questo dovrebbe portare il silenzio, un seme piantato, che
se annaffiato prende vita dalla terra creando la natura, origine sublime del
tutto.
>
>Una delle mie sorelle ha parlato bene, non serve parlare con chi non
ascolta o
>con chi vuole vedere solo cio' che crede di sapere.
Credere di sapere? Perchè tu credi solo si sapere, Sorella.
>Come ho gia' detto, la verita' si fa beffe di chi la impugna.
>E ci sono storie che i nuovi risvegliati dovrebbero conoscere.
E ci sono cose, non storie che anche il Pathos dovrebbe conoscere, non solo
per sè anche per illuminare meglio il risveglio dei suo meraviglioosi figli,
non baasta conoscere o sapere, non l'immortalità che ti dona la sapienza e
la saggezza.... ascolta, hai mai udito ogni singola goccia di pioggia che
cade sul terreno, sulla tua pelle, OGNI SINGOLA GOCCIA?....dubito.
>Ora vado.
>A lottare. Come ho sempre fatto.
>Se vuoi, Freeedom ti aspetta che tu sia una Nota, un'Alterazione o altro.
>Altrimenti ci incontreremo altrove.
Altrove, non ha luogo.
Qui, non esiste.
Vengo con te , ma non pretendere di scoprire le verità che non ti
appartengono, anche se certe volte il vero si prende gioco della nostra
mente, del nostro cuore e dei nostri occhi...
Pace.
T.