Date: 1999/11/09 13.54
From: Vittorio <rac5440@racine.ravenna.it>
To: "PathosNET (Posta elettronica)" <PathosNET@pathos.it>
E' notte. La luna bagna il cielo con i suoi morbidi riflessi. Io emozionato cammino dietro la scia di sapienza di Tamerlano il mio maestro. Il vento canta stonato con noia. Gli alberi dritti in fila si scuotono. Le foglie vorticano inquiete. L'odore di erba tagliata mi penetra nelle narici. Mi si diffonde nel corpo. Mi carica. Anche gli schiaffi di vento mi caricano. Le fronde eccitate sembra mi acclamino. E' tutto così...diverso. Sento le mie percezzioni ampliate. Il mondo sembra avere colori diversi, più nitidi. Questo contatto diretto con la realtà mi spaventa. Io che avevo sempre avuto una sorta di tramite...una macchina fotografica o una cinepresa come mezzo per interpretarla e ora...tutto sarebbe mutato per sempre e tutto questo per merito di un mio amico. Leo. Lessi che morì in un incidente probabilmente causato dall'ebrezza. Strano, quando lo conoscevo io era astemio. Poi Tamerlano mi plasmò. Mi scelse...inizialmente non capì il perchè...cosa avevo di speciale...mi dis!
se che avrei capito.
Finalmente giungiamo a destinazione. Un antico e maestoso templio. delle persone aspettano.... mai viste prime. Appenai giungiamo nel templio esplode il silenzio. Le cicale zittiscono gli strumenti. Gli uccelli strozzano il loro canto. Tutt'intono echeggia il silenzio. Tamerlano mi fissa.
Mi conduce ai piedi di una terrazza da dove si puo ammirare la lunga distesa di guglie dei palazzi di Sammarcanda. Un'enorme folla attende. Silenziosa. Attende il giuramento di un nuovo eletto del suo signore.
"Vittorio ascolta.... questi sono le mie amate Sorelle e miei amati Fratelli.
Sette sono i Semi che la Discordia sparge al vento perché producano frutti. Oltre a me,
Tamerlano, il tuo Maestro che già conosci e a Cassandra che non ha ancora ricevuto il
risveglio dalla Signora puoi scorgere le essenze immortali di :
Es il Primogenito o l'Inconscio del Pathos,
anche noto in altre immagini: Serpente, Baal, Seth e altre.
Deifobe di Enigma,
La sibilla, colei che dice e non dice, colei che viene sempre