Date: 1999/11/30 21.33
From: Mirko Gagliano <mirko@panet.it>
To: "PathosNET@pathos.it" <PathosNET@pathos.it>
Tirava un vento gelido, a Genova, quando scesi dalla scaletta del
vecchio 747 proveniente da Roma.
Fuori dal terminal la scelta era fra un taxi e l'autobus numero 100.
Ricordavo che il "VOLABUS" passava proprio vicino a casa di mio fratello
e optai per il mezzo pubblico più anonimo.
Ci volle quasi mezz'ora per raggiungere il centro della città e quando
arrivai era già quasi buio.
Stavo per entrare in casa quando mi accorsi che qualcuno mi aveva
preceduto.
"Uhmmm..." pensai "forse per questa notte è meglio un albergo!"
Daltronde mio fratello era morto cadendo nella tromba di un ascensore
costruito prima del 1930, con la cabina di legno, a vista, protetta da
una gabbia di rete metallica, in un vano scale illuminato e con finestre
alte quattro metri...alle due del pomeriggio di una giornata di sole.
Conoscendolo potevo tranquillamente escludere il suicidio e la tesi
dell'incidente...puzzava come un Amorphophallus Titanum al culmine della
fioritura!
Per tutto il viaggio mi ero domandato cosa mai avesse potuto indurre mio
fratello a un comportamento tanto bizzarro, ma incominciavo a intuire
qualcosa.
Sicuramente era a conoscenza di cose che ancora ignoravo, cose che
probabilmente erano state la causa, o la concausa, della sua morte.
Eppure non mi riusciva di convincermi che la sua potesse essere una
scelta di vita sbagliata: non aveva mai sbagliato nulla in vita sua!
Forse stavo esagerando...era morto e i morti sono sempre i migliori!
"Accidenti! Sto tornando a fare il cinico bastardo! Ma a chi la do a
bere!"
L'aria fredda gelò una lacrima sulla guancia e decisi di berci su
qualcosa di buono.
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PATHOS - è solo un gioco!