Date: 1999/12/15 08.40
From: Ren <mc3320@mclink.it>
To: PathosNET@pathos.it
luca vibrante wrote:
>
> non si chiamava Di Sangro anche l'alchimista che si fece tagliare a pezzi
> dopo morto e mettere nella bara dicendo che era parte di un procedimento
> per risorgere?
> E non era un nobile napoletano pure lui?
> la leggenda dice che aprirono la bara troppo presto e il tipo,che si era
> in effetti rimesso insieme,caccio' un urlo e mori'.
> se non ricordo male,beninteso.
Raimondo di Sangro ("di" minuscolo), principe di San Severo nacque a
Torremaggiore nel 1710 e mori' a Napoli il 1771. Gran maestro della
massoneria (scomunicato e poi riabilitato), filosofo, alchimista (e/o
scienziato), capitano militare, nonche' uno dei piu' influenti nobili
della sua epoca, viene ricordato soprattutto grazie alla cappella di
Santa Maria della Pieta' (o Pietatella o, piu' semplicemente, cappella
San Severo) che egli fece sistemare negli anni tra il 1749 e la sua
morte.
Opere di straordinaria veridicita' come il Cristo Velato, il Disinganno
e la Pudicizia velata hanno accresciuto la sua per altro indiscutibile
abilita' di alchimista. Cosi' come le due "macchine anatomiche" che
riproducono fedelmente il sistema circolatorio di un uomo e una donna,
che, secondo la leggenda, furono realizzate iniettando nel corpo di due
servi ancora vivi una sostanza pietrificante.
Molte leggende su di lui nacquero dopo la sua morte. Questa della
risurrezione mi e' nuova, ma e' perfettamente calzante col personaggio.
Non credo, pero', che si tratti della stessa persona.
Ren