Date: 2000/01/23 18.49
From: "Dario Zancan" <prince@corelli.nexus.it>
To: <PathosNET@pathos.it>
Ancora che mi citi in giudizio, mio caro fratello? Che cosa vuoi da me e da
mia cugina Ecate? Non capisco dove tu voglia arrivare. Forse saranno le
lacrime per la scomparsa di un figlio, che rende la mia mente così
annebbiata e confusa. Io conosco il futuro e l'ho già interpretrato, ma non
posso cambiare il suo flusso immutabile. Ciò che dovrà avvenire, avverrà.
Nessuno può porre rimedio a questo. Ricordati ciò che dicevano le leggende
greche sul Fato, nessuno neppure gli Dei, possono cambiare le carte in
tavola del Destino. Anche loro devono ubbidirgli, senza poter far nulla
ATTILA