Date: 2000/02/01 01.05
From: Darknight <dark@newsoft.it>
To: PathosNET@pathos.it
At 15.25 31/01/00 -0800, Lazar Jakovic wrote:
>Pantarkos, Dark Night, Carlo, Vincenzo, Rae, fratelli
>che come me siete caduti sotto i colpi del Demone,
>anche voi state soffrendo questa agonia?
Io avevo gia' incontrato quel demone... in un altro luogo.
Grazie a voi, miei compagni d'armi, la sua promessa di prendere la mia anima e il mio corpo e' rimasta solo una manciata di parole senza alcun valore. La sua vendetta dovra' attendere.
>Fatevi
>coraggio, so che fra qualche tempo la sofferenza
>diminuira', fino a scomparire. Anche se resteranno i
>segni, invisibili ma indelebili, di quello che abbiamo
>vissuto.
Ognuno di noi porta ferite invisibili, quelle inferte da Belfagor non sono le piu' profonde che vedo ancora aperte nel mio spirito. Di certo sono gravi: per la seconda volta sono stato sull'orlo dell'abisso.
>Spero che nessun altro di noi debba mai
>affrontare una prova cosi' devastante. Spero che un
>giorno noi sei ci si possa ritrovare per brindare alla
>guarigione.
>Che il Pathos ci dia la forza per superare questo
>momento tragico.
Il Pathos ha gia' fatto per me l'impossibile, ora tocca a me. Come e' gia' successo in passato superero' da solo questo momento di crisi.
Ho ancora qualcosa da fare qui.
Dark Night
In the darkest night the stars shine with unequalled brightness.
A knight rides his black horse, his heart knows no fear.
Pain is his eternal doom but the knight still stands proud.
Only his eyes show the struggle of his soul.