Date: 2000/02/05 01.35
From: "Roberto Voce" <roby@linet.it>
To: <PathosNET@pathos.it>
>> Non segui il discorso...
>> Hai perso di vista il titolo della mail.
>A dire il vero mi sono inserito in un discorso, ma non per questo debbo
>seguirlo... ho solo preso spunto da un tuo intervento per approfondire
cio'
>che piu' mi interessava. E' volgare questo?
No... Ma se tu parli di una cosa e io di un'altra non si capisce nulla,
tutto qua. :)
[definizione di errore]
>> Io mi sono rifatto a quella classica... Quella comunemente usata.
>Da chi?
Beh... Potrei risponderti "dal buon senso"... Oppure potrei dirti "dal
dizionario".
Ma tanto suppongo a te non interessi vero?
Tu hai sicuramente la tua definizione di "errore"... Quella "giusta".
:)
>In piu' di duemila anni di storia della filosofia occidentale i
significati
>che si sono susseguiti nell'uso comune sono parecchi.
Queste sono pippe mentali!
Se per l'etimo di ogni parola vai a cercare in 2000 anni di storia (e non
di più poiché la tua limitata natura non ti permette di arrivare più
indietro) è inutile stare a discutere...
>Come dubitante ricordo
>la visione d'insieme, le infinite vie del
>Dubbio, senza mai sceglierne una.
Bravo.
Continua pure a dubitare...
Io faccio altre cose. :)
E, secondo me, sono pure più interessanti! 8D
>>Queste al massimo possono essere CAUSE di un errore...
>>Io parlo di un'altra cosa.
>Solo se consideri l'effetto pratico che ne deriva. A livello aprioristico
(o
A livello APRIORISTICO...
Bravo!
Hai studiato...
Complimenti!
Vedo che già sai tutto quello che può servirti...
Non hai bisogno di una povera Nota ignorante che cerchi di spiegarti uno
dei segreti dell'Universo rimasto tale per milioni di anni.
Tu continua pure a dubitare...
E a ragionare...
>Quindi erro perche' erro, quindi il mio errore e' effetto del mio errore.
>Ma effettivamente non penso che questo interessi anessuno, sono solo qui a
>ricodare che non ci sono certezze indubitabili ;-)
Agli altri non lo so...
A me non interessano di certo.
E non c'è bisogno che tu mi ricordi alcun che... Io ricordo perfettamente
tutto quello di cui ho bisogno: quello che sono.
>Non dovrebbe servire... normalmente se vi e' un'ordine naturale, questo
vale
>per oggni cosa inserita nella "realta'". Diverso e', come giustamente mi
fai
>notare che stiamo parlando di un'ambito etico-pratico, in cui oltre
>all'essere, subentra il dover-essere Quindi accetto volentieri la prima
tua
>affermazione
Troppi pensieri...
Troppi ragionamenti...
La mia visione del Pathos è istintiva!
Forse molti miei fratelli non saranno d'accordo con me ma io sono convinto
che il Pathos non si possa studiare... Si deve sentire, provare,
compenetrare.
Finché sarai perso nei tuoi "ambiti etico-pratici" e nel tuo
"dover-essere", indipendentemente dalla perfezione del tuo Ragionamento,
coglierai solo UNA sfumatura del Pathos.
>> Non so dirti se una Nota sia "libera" in assoluto o no... Due cose però
>> sono chiare:
>> - una Nota NON è libera come lo può essere un umano,
>> - una Nota non è più libera di scegliere di un mandorlo in primavera
>> che decida se fiorire o no.
>E dubito della seconda ;-)
Dubita di quello che ti pare...
Per me, così è.
Questa è una percezione su 49.
Aggiungo un breve inciso in risposta al mio fratello di Ragione, tanto per
mostrare quanto ognuno di noi sia diverso dall'altro.
>> Ricordatelo ogni volta che vedete cadere chi non tornera'.
>Senti...
>Ho visto cadere decine di migliaia di persone che ho chiamato di
>volta in volta amico... fratello... moglie... padre... madre...
>Non ho dimenticato nessuno di loro.
Beato te fratello mio...
Alle origini, quando iniziai ad affezionarmi agli uomini, imparai presto
quanto straziante e pertinace possa essere il dolore di una perdita.
Questi dolori, insieme con le esperienze di decine di incarnazioni, con il
passare dei secoli diventavano sempre più pesanti... Finché decisi che
dovevo alleggerire questo peso. E' questa la Rigenerazione della Fenice
alla base del mito moderno.
Mi spiace fratello, ma io non ricordo tutte le persone che mi sono state
accanto...
E penso tuttora che sia un bene.
Ciao.