Date: 2000/03/07 18.52
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MORTO LO SCRITTORE AURELIANO BUENDIA
La polizia tedesca ha comunicato che lo scrittore Aureliano Buendia e' stato trovato morto, apparentemente di infarto, nella sua villa di Nettesheim.
Lo scrittore e' diventato famoso a livello mondiale con il suo romanzo breve "La leggenda del traghettatore" che proponeva negli schemi narrativi della fantascienza alcuni dei temi politici e morali che hanno poi percorso tutta la sua opera narrativa.
"Supponiamo di avere un mondo perfetto, un mondo in cui malattia, sfruttamento, morte sono stati aboliti; molti benpensanti sviluppano la loro critica contro questo 'mondo perfetto' parlando di 'morte delle pulsioni umane'; per me e' un discorso idiota, vampiresco. Questo mondo perfetto sarebbe davvero un paradiso, se non fosse per il suo peccato originale: e' colpevole di genocidio nei confronti delle generazioni precedenti che hanno dovuto subire malattia, sfruttamento, morte" scrisse Buendia, riassumendo il suo credo nel suo recente saggio "San Brandano e Zardoz: le tensioni della perfezione della realtà politica".
Tra i suoi racconto piu` noti citiamo "Sich sprichte Psyche", "I tarocchi di Agrippa", "The long march of the red brigates across Conquest, Slaughter, Famine and Pestilence" che ha anche dato il titolo alla raccolta dei suoi racconti.
Da piu' di tre anni Buendia stava lavorando ad un romanzo che si proponeva come un affresco delle tensioni politiche degli ultimi trecento anni della nostra storia, "Il Collegio Invisibile dei Fratelli Rosa-Croce"; il protagonista e' il rivoluzionario italiano Filippo Buonarroti, il quale, secondo il romanzo, non sarebbe mai morto e racconterebbe ad un intervistatore duecento anni di rivoluzioni alle quali avrebbe preso parte attiva. Ragionevole provocazione secondo alcuni critici, lucida follia secondo altri, Buendia si presentava sempre piu' spesso in dibattiti politici-letterari come se fosse davvero il personaggio del suo romanzo.
Il fatto che nello studio di Buendia sia stata trovata una copia del suo libro dove era sottolineato il paragrafo conclusivo dei "Tarocchi di Agrippa" in cui il protagonista si lascia morire e, soprattutto, il fatto che la messa in scena della sua morte e` identica a quella del racconto, ha fatto venire il sospetto che lo scrittore si fosse suicidato.
Ma il medico legale dopo una lunga ed approfondita autopsia ha potuto scartare categoricamente questo sospetto.
Soddisfacendo il suo desiderio, Buendia sara` cremato e le sue ceneri saranno disperse nelle acque del Reno.
Giorgio Pulitzer
Pathos News - Dai Fatti alle Parole
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