Date: 2000/05/02 17.24
From: "Tiresia" <tiresia@softhome.net>
To: <PathosNET@pathos.it>
Limite inverso, coloro che si nascondono dietro una sigla di comodo ha
scritto:
> Noi crediamo che le Note ci stiano trattando sempre
> più spesso al
> limite del Limite.
Fuori i nomi allora, poichè non mi riconosco, come molti altri miei
fratelli e sorelle, in un simile"partito"! Io sono una Nota, ma non mi
ritengo di poter esser descritto dalle tue (vostre) parole.
Non fate di tutta l'erba un fascio: sfido chiunque di voi, qui,
pubblicamente, a trovare un solo esempio di quanto sostenete (sostieni).
Chiedete in giro, a chiunque mi conosca, non solo alle mie alterazioni. Come
tutti ho le mie simpatie ed antipatie (almeno questo mi è concesso o
travalico qualche limite?), posso aver discusso in maniera anche molto dura
con Note, Alterazioni, uomini, ma mai nuocendo la loro dignità, mai non
rispettando il loro status. A volte sono anche volate parole grosse
mascherate da fini ed abili perifrasi al mio indirizzo. Poco male, la
ritengo una cosa disdicevole ma fisiologica. Non sono stato a guardare la
provenienza: Nota o Alterazione che fosse me ne sono infischiato, non sono
stato a "soppesare e studiare" il mio "nemico".
Ma sapete quale è la cosa mostruosa che ho fatto? Mi sono trovato a volte a
schierarmi con delle Alterazioni, opponendomi fermamente ad altre Note,
magari pur essendo in minoranza!
> Nella sostanza, noi crediamo che la critica sia una
> forma di rispetto,
> e non una mancanza dello stesso.
Verissimo, anche se ho la bruttissima abitudine di voler conoscere gli
interlocutori.
Iniziate a mostrare i vostri volti, letterine anonime così puzzano di
polverone gratuito, da sobillatori. Io scrivo come Tiresia e come tale mi
presento e mi firmo. Credo in quello che dico, non temo critiche, le
affronto a viso aperto. Coraggio? No, semplice rispetto per gli
interlocutori.
> Noi crediamo che la mancanza di rispetto alberghi
> sostanzialmente
> nella menzogna, nella prevaricazione, nei complessi di
> superiorità,
E nella codardia di un anonimato no?
> Come conseguenza, riteniamo che il rispetto debba
> essere
> vicendevole e che negare, mediante minacce comunque
> giustificate, la
> possibilità di esprimersi, sia la mancanza di rispetto
> più profonda ed
> inaccettabile.
Così tanta mancanza di rispetto che ti è permesso di scrivere qui e ci
mancherebbe il contrario!
Le leggi di Pathos sono quelle che conosciamo tutti (o così dovrebbe).
Possono piacere o meno, nessuno ha costretto mai nessuno ad entrare in
Pathos: la porta per entrare è la stessa da cui ognuno può uscire, è sempre
aperta in ambedue i sensi. Ma sia chiaro che se uno le accetta lo deve fare
pienamente e coscientemente, non a mezzo servizio.
Dura lex sed lex.
Tiresia