Date: 2000/05/13 07.44
From: Ren <mc3320@mclink.it>
To: PathosNET@pathos.it
momm wrote:
>
> Un master adulto e maturo con giocatori adulti e maturi questi problemi non
> li vede proprio. Soprattutto se fa da arbitro a decine di giocatori,
> sconosciuti che hanno stretto con lui un patto che dovrebbe essere chiaro.
Questo astio mi sembra sinceramente ingiustificato. Stiamo solo cercando
di parlare e chiarire i problemi senza fare confusione tra le R. Non la
prendere come un affronto personale.
Filippo Burighel wrote:
> > E allora? Mica dobbiamo vendere pubblicita'.
>
> - Va beh, avanti cosi'! Questo e' proprio un bel atteggiamento...
>
> Ecco un bel argomento di cui parlare: Pathos va per forza
> considerato come
> un esperimento o si puo' considerare anche come un GdR PBEM
> normale?
> Dobbiamo per forza subirci tutti i va scazzi (di qualunque
> ragione essi
> siano) o possiamo anche starcene belli tranquilli a giocare?
Anche se non lo prendi come un esperimento, il fatto che a un certo
punto persone che prima andavano d'amore e d'accordo si mettano ad
azzuffarsi mi sembra un motivo sufficiente a fermare la palla e a dire:
"Ragazzi, cosa stiamo facendo?".
> > Ragazzi, rifletteteci. Qui non si parla di rovinare
> > un'alleanza di gioco o una campagna, ma amicizie.
> >
> > (...)
>
> - Invero, hai capito molto meglio la situazione di molti altri!
> :-)
> Sempre a mio parere! :-D
Appunto.
acampis@tin.it wrote:
>
> e se qualcuno mi spiega in cosa Pathos è diverso da un PBEM (a parte le
> somiglianza apparente tra le persone R1 e R3) mi auta a capire
> Grazie
> Andrea
Gia' ti e' stato spiegato. Voglio aggiungere che al principio il
possesso di un indirizzo e-mail non era neanche considerato
fondamentale, mentre si pensava di dare piu' spazio al gioco live.
Comunque il succo e' tutto li'. Pathos e' quello che lo facciamo
diventare. Per questo e' sbagliato, secondo me, protestare per la pausa
e mettere in campo pretese mancanze di professionalita' da parte di
master o arbitri. I master sono giocatori come noi che hanno accettato
di sobbarcarsi di una mole di lavoro maggiore. Non sono i fornitori di
un servizio che deve essere mantenuto a tutti i costi. Qui giochiamo
finche' ne abbiamo voglia e accettiamo di stare tutti insieme. Almeno e'
cosi' che la vedo io.
Filippo Burighel wrote:
>
> - Forse e' sfuggito a voi che se non si sollevava 'sto caso nazionale per
> una questione personale nessuno avrebbe detto "io con quello non ci gioco
> piu'"! E si era detto "non facciamo processi", invece chi per primo doveva
> stare zitto ha parlato!
No, credo che i casini fossero scoppiati gia' prima.
Mi scuso per non aver dato nessun contributo all'identificazione dei
problemi.
Ren