Date: 2000/05/18 13.32
From: Paolo Lucchesi <plucchesi@tin.it>
To: PathosNET@pathos.it
Francesco Beltramini wrote:
>
> Al quesito riformulato da Fabio Galimberti come segue:
> >1) Possono gli Arbitri-Eterni giocare al 100% con un loro personaggio?
> >2) Possono i giocatori che giocano gia' con un loro personaggio
> masterizzare storie?
>
> Rispondo: 1- NO. 2- SI (anzi, devono!!!).
Sono d'accordo con Fra su questo punto, ma non sull'associazione
Arbitri-Eterni, vera, ovviamente, per Pathos I, ma ancora da dimostrare
per PII e tutto quello che seguirà. Preferisco il termine
Superarbitro... in futuro avremmo, IMHO (si, uso una sigla, Bb) bisogno
di più "Kronos" (non sette, penso ne bastino meno) che fungano da
master/supervisori/garanti. E' ovvio che questi non potranno giocare
_al_100%_. Principalmente arbitreranno le loro trame (come può fare
chiunque, ma per loro sarà giocoforza l'attività principale) e quindi
giocheranno tramite i loro png.
Sarebbe possibile anche una r3ificazione, come dice Ren, di queste
figure, purchè avvenga con figure di piena neutralità, avulse dal gioco
politico, prive di uno scopo preciso (almeno apparentemente), non in
contrasto tra loro o con altri. C'era un personaggio Marvel che si
chiamava l'Osservatore, o mi sbaglio?
Per il resto, tutti i master/giocatori (e tutti i gestori delle province
narrative, se verranno adattate) avranno parzialmente limitata dalle
loro mansioni la libertà di gioco, questo è ovvio. Potrebbero esserci
dei contrasti e la tentazione di ottenere vantaggi r3 dalle conoscenze
r1, è vero. Ma, in primis, io continuo ad aver fiducia nella buona fede
degli empathici e a credere che tutti vogliono solo scrivere e vivere
delle belle storie e nessuno vuole a tutti i costi vincere; e, in
secundis, l'insieme delle loro conoscenze "proibite" sarà un insieme
chiuso e limitato e facilmente identificabile.
Passando al meta-argomento di questa discussione e della sospensione del
gioco: Premetto che, seguendo poco tech, non mi sono ancora reso conto
del progressivo degenerare della situazione e inoltre ero assente nel
periodo in cui è scoppiato il casino ('un vi si pole lascià soli...);
comunque farò buon viso a cattivo gioco fidandomi di coloro che
sostengono che questa riflessione è necessaria. Cerchiamo solo di non
farci travolgere dalla discussione fino a farla diventare più importante
di ciò che viene discusso, di non farla ingigantire fino all'eccesso.
Affrontiamo i problemi, e torniamo velocemente a giocare e a narrare.
> Un P.S.: Che mi pare necessario. Io sono profondamente convinto che Pathos
> sia stato un successo incredibile, un gioco bellissimo, una delle esperienze
> sociali migliori che abbia avuto.
P.S.: appoggio anche questo...
--
Paolo Lucchesi
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