Andrea Gnesi -- R: [pathosNET] Pathos News: 4000 indietro l'orologio della scrittura

Date: 2000/06/18 20.00
From: "Andrea Gnesi" <a.gnesi@elbalink.it>
To: <PathosNET@pathos.it>


    Quando mio fratello Loki ha messo in lista la nuova versione del "3º
libro della Realtà" ho iniziato a farmi delle domande, domande che avrei
dovuto farmi molto tempo fa.
    Soprattutto ho concentrato la mia attenzione sul primo frammento e mi
sono accorto che uno dei personaggi più importanti nella sua storia era (o
sembrava) totalmente sconusciuto al Pathos. Ho cercato di colmare questa
lacuna. Purtroppo non mi pare che siano apparsi elementi utili alla
risoluzione del dilemma che ora ci assale, però penso che ciò che ho
raccolto possa interessare anche altri:

BIOGRAFIA UFFICIALE DI AMOS DAN-BEN-EL

  Nato nei pressi di Dayr al Balah nel 1928 da una famiglia araba a
servizio presso una famiglia inglese. Il padre era giardiniere e la madre
domestica. Non si hanno notizie certe della sua infanzia, periodo
contrassegnato da una vita certo non agiata ne facile.
    Nel 1940 viene reclutato da un Sir R. T. Williams, un giovane
avventuriero inglese appassionato di archeologia, come interprete. Durante
questa breve esperienza il giovane Amos impara a leggere e scrivere e
sviluppa la sua passione per l'archeologia. Tra i due nasce una forte
amicizia che fa si che nel 1945, al termine della II guerra mondiale, Sir
Williams porta Amos in Inghilterra e lo aiuta a formarsi arrivando a farlo
ammettere a Cambridge.
    Nel 1956 si unisce come collaboratore e interprete alla spedizione
archeologica di James Mellaart (che era in Anatolia dal 1951) che due anni
dopo porterà alla luce le rovine
di Catal Huyuk.
    Nel 1961 collabora con J. Perrot a Tell Turlu a portare alla luce vari
livelli d'epoca neolitica collegate alla cultura Halafian.
    Nel 1963 ottiene un posto di lettore al Brithish Institute of
Archaeology di Ankara. Inizia a pubblicare alcuni suoi studi sulle ceramiche
del neolitico dell'Anatolia e sulla scrittura Cuneiforme tra cui "Ceramical
diferentiation in some Near Eastern communities prehistoric" Oxford
University Press 1964, pp. 177-191", "Agrarian communities in some Near
Eastern area 6000 BC - 250 AD" Ankara, 1964, "Protosinaic alphabet" Ankara,
1965, "Pastoralism and the Spread of the pre-Semitic Languages" Geographic
Journal, 79, Nº 4, Dic. 1965 e "Neolithic Revolution", London, British
Academy, 1965
    Nel 1966, improvvisamente, lascia l'incarico a Ankara e si trasferisce
negli Stati Uniti. Per i successivi due anni non si hanno notizia di
incarichi o pubblicazioni.
    Nel 1968 inizia ad organizzare una spedizione indipendente nel Cile
centrale, nella zona di Chilca e di Paracas, per l'individuazione di siti
neolitici di cultura Oquedo e Chivateros.
    Nel 1972 muore nell'ospedale di Illapel (Cile) per le ferite riportate a
causa di una caduta durante una spedizione esplorativa.

IL DIARIO DI AMOS

    Alla morte di Amos tutti i suoi oggetti personali furono fatti pervenire
al fratello Abdallah Dan-Ben-El, unico parente in vita, che vendette gli
appunti (a partire dal 1961) all'University of London (fu James Mellaart ha
trattare l'acquisto) per 500 Sterline. Nel 1992, una banca svizzera comunicò
a Abdallah, allo scadere dei termini di custodia, la presenza di una
cassetta di sicurezza a nome di Amos presso il loro istituto. Nella cassetta
era presente un altro diario riguardante il primo periodo delle ricerche in
Anatolia.(1956-1961).
    Abdallah Dan-Ben-El si trovava nel sud del Libano e stava trattando la
vendita di quest'ultimo diario quando il 6 ottobre 1973 scoppiò la guerra
del Yom Kippur e rimase ucciso durante la successiva avanzata Israeliana. A
questo punto le tracce del diario scompaiono. Riappare di recente al Cairo
in un'asta clandestina di reperti archeologici, dove viene (stranamente?)
ignorato dai compratori. A seguito di un'irruzione della polizia Egiziana
l'originale rimane distrutto da un principio di incendio (probabilmente un
tentativo di creare un diversivo per tentare la fuga).
    Del primo diario di Amos ci rimangono oggi solo poche fotocopie,
utilizzate come "catalogo" dell'asta attualmente catalogate come prova a
carico e disperse in un archivio della polizia egiziana.
    La traduzione delle pagine disponibili la puoi trovare all'indirizzo:

http://edipo.supereva.it/Amos.htm

    Se siete interessati a vedere i due frammenti affiancati li trovate
all'indirizzo:

http://edipo.supereva.it/frammento.html

    (le parti in verde sono delle "sostituzioni", quelle in rosso delle
"aggiunte")

EDIPO






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